Avellino – Nasce l’Associazione Italiana Esposti Amianto – AIEA per gli ex dipendenti Isochimica

Mario Murgia, vice preseidente nazionale, ha insistito sulla importanza della Sorveglianza Sanitaria degli ex esposti all’amianto dipendenti dell’Isochimica e dei loro familiari

download (1)Avellino – Mercoledì 7 settembre presso la sala stampa dell’ordine dei giornalisti di Avellino si è tenuta la conferenza stampa per presentare la nuova sezione territoriale AIEA di Pompei, Salerno ed Avellino. La conferenza si è svolta in un clima sereno e costruttivo anche con la presenza di esponenti nazionali di Medicina Democratica che hanno lodato l’iniziativa degli ex dipendenti dell’Isochimica di Avellino.

Il vice presidente nazionale Mario Murgia, ha illustrato le linee generali dell’Associazione Italiana Esposti Amianto – AIEA, l’attività svolta dalla sezione della Sardegna e dalla sezione di Matera. In particolare Mario Murgia ha insistito sulla importanza della Sorveglianza Sanitaria degli ex esposti all’amianto dipendenti dell’Isochimica e dei loro familiari. Lo stesso, ricordando la presenza di 3 casi di mesotelioma, di 2 casi di CA alla laringe e della vasta presenza di placche pleuriche ha stimolato i responsabili della nuova sezione e dei medici presenti ad approfondire la verifica dell’iscrizione di tutti i lavoratori della Isochimica nel Registro regionale RE.NA.M. COR della Campania.

Murgia ha illustrato l’importanza di una banca dati riguardante tutti i casi di malattia professionale funzionale ad una corretta informazione riguardante il territorio e l’importanza della stampa quale mezzo di pressione anche nei confronti delle locali enti ed istituzioni. Nella stessa conferenza stampa sono intervenuti i responsabili locali i quali rifiutando il ruolo di vittime ancora persistente e partendo dai nefasti eventi che hanno vissuto, hanno insistito nel futuro proprio impegno perché temono che le proprie energie potrebbero arrestarsi senza lasciare alcuna traccia del percorso intrapreso.

Essi hanno sottolineato la volontà di ottenere il completo riconoscimento dei propri diritti in qualità di “Contaminati da amianto”, richiederanno di potersi costituire parte civile nel procedimento penale che si aprirà il 9 dicembre 2016 con la speranza di ottenere giustizia. Essi hanno ricordato di aver bonificato oltre 3.000 vagoni ferroviari per le ferrovie dello Stato italiano senza alcuna informazioni sui rischi che correvano, questo è un aspetto che li fa – pag. 2 di 2 sentire molto provati sia nel fisico che nello spirito e chiedono allo Stato rispetto e dignità per loro e per i loro familiari.

Essi chiedono fermamente l’applicazione di quanto espressamente previsto nella legge di stabilità del 2016 e condividono pienamente il ricorso al TAR presentato dall’avv. Francesco Migliarotti, per l’annullamento e la sospensione dell’efficacia del decreto del Ministero del Lavoro e del Ministero dello Sviluppo Economico del 29 aprile 2016 AIEA vice pres.te nazionale AIEA Salerno Avellino Pompei.

I lavoratori della Isochimica, tutti ammalati a causa della prolungata esposizione all’amianto, dopo un forte interessamento della Politica sono riusciti ad ottenere in via legislativa un riconoscimento della propria situazione per un accompagnamento alla pensione in deroga alla legge Fornero. Detto riconoscimento è intervenuto nell’ambito della legge di stabilità del 2015 e di quella del 2016. Sono occorse due leggi finanziarie perché con la prima nessun lavoratore Isochimica avrebbe potuto beneficiare di un accompagnamento alla pensione in deroga alla legge Fornero.

La seconda legge finanziaria ha demandato la concreta attuazione della norma ad un decreto del ministero delle politiche sociali che, intervenuto in data 10/6/2016, ha sovvertito la spirito e la finalità della norma. La legge prevede che gli ammalati debbano essere accompagnati alla pensione in quanto la malattia è incompatibile con l’attività lavorativa. Ebbene il Ministero ha previsto che solo i disoccupati possano beneficiare della norma. Ciò sta a significare che gli “occupati” anch’essi ammalati del medesimo male come i “disoccupati”, devono essere doppiamente puniti. ancora vengono introdotte soglie in base alle quali solo gli ammalati con circa 32 anni di servizio possono beneficiare della norma e non anche gli ammalati che hanno meno contributi. Il Ministero, con un vero e proprio colpo di spugna, ha peggiorato la situazione riportandola all’indomani della prima legge finanziaria che escludeva tutti i lavoratori dai benefici, noncurante del fatto che lo stesso legislatore della prima finanziaria aveva superato quelle criticità con la seconda. per tale ragione l’associazione, di concerto con alcuni lavoratori, ha deciso di impugnare innanzi al TAR del Lazio il decreto del Ministero.

Source: www.irpinia24.it