Tempesta solare in arrivo? L’allarme degli scienziati

Se l'evento si verificasse causerebbe l'interruzione di tutti i circuiti elettrici, provocando estesi blackout e mandando in crisi gli interi sistemi telcomunicativi, di gps, di internet e di tutto ciò connesso all'elettricità e alla tecnologia

sole_nasa-sdo_2.570Avellino - Ultimamente è molto diffusa la notizia di una possibile e imminente tempesta solare che potrebbe colpire il nostro pianeta e provocare gravi danni a tutta la Terra. 

Gli scienziati della NASA affermano che abbiamo alte probabilità di incorrere in questo fenomeno a breve termine. Un evento simile si verificò nell’ormai famigerato 2012 dove si temeva per la fine del mondo, ma fortunatamente ciò non accadde. L’intuizione degli scienziati però non era del tutto errata in quanto l’esplosione solare prevista avvenne, ma semplicemente non colpì la Terra, bensì la sfiorò causando solo una piccola perturbazione nel campo magnetico terrestre. 

Le previsioni riguardo questa nuova esplosione  tuttavia non sono rosee. Secondo gli studi infatti si andrebbe in contro, qualora si verificasse, all’interruzione di tutti i circuiti elettrici, provocando estesi blackout e mandando in crisi gli interi sistemi telcomunicativi, di gps, di internet e di tutto ciò connesso all’elettricità e alla tecnologia. Se ciò si verificasse sarebbe un problema non di poco conto, basti pensare ai problemi che un’assenza di elettricità che coinvolgerebbero ad esempio le apparecchiature sanitarie, i sistemi di trasporto, di spedizione e tutto ciò connesso al mondo del lavoro.  Si ritornerebbe ad un era primordiale, e se è vero si che i nostri antenati sono sopravvissuti senza tutto ciò, è altrettanto vero che quello di cui avevano bisogno non è mai dipeso dalla tecnologia, mentre oggi la situazione è completamente diversa. 

Bill Murtagh, membro dell’ufficio Scienza e Tecnologia del governo americano afferma: “Bisogna mettere in atto, a livello nazionale un progetto che permetta di affrontare il fenomeno”.L’appello è quello di attuare misure cautelari e anche in Italia sta nascendo un gruppo, chiamato SWIC (Space Weather Italian Community) per prepararsi adeguatamente, per quanto sia possibile.

L’ultima esplosione è avvenuta nel 1859 con il cosiddetto “Evento di Carrington” che provocò notevoli disturbi alla tecnologia del tempo, quale ad esempio al telegrafo, causando la sua interruzione per circa 14 ore e la riproduzione di un’aurora boreale visibile da diverse latitudini.

Tuttavia la preoccupazione degli scienziati è quella che tutt’oggi non esistono strumenti adeguati in grado di prevenire il fenomeno. Il preavviso minimo con il quale si verrà a conoscenza dell’evento è compreso tra i 15 e i 60 minuti, tempo davvero minimo per mettere in allarme l’intera popolazione.

La questione sta destando non pochi dubbi nelle persone, che seppure scettiche anche e soprattutto a seguito del 2012 non confida più nella veridicità degli scienziati. I  cosiddetti “Preppers”, uomini e donne che si preparano da sempre per l’apocalisse,  hanno messo da parte intanto viveri e medicinali.

Se c’è una cosa sicura è che non esistono certezze in questo mondo, quindi crederci o meno? Ai lettori la scelta. 

di Carmen Vottariello

Source: www.irpinia24.it