Sibilia (M5S): “Agli avellinesi non interessano le beghe del Pd, si cominci a parlare di soluzioni”

Per il deputato pentastellato la mancanza di informazioni reali sui disagi sociali del capoluogo è lo specchio di un governo troppo attento a se stesso e distaccato dalla comunità

carlo sibiliaAvellino – Carlo Sibilia, deputato del M5S e membro del direttorio nazionale, ha incontrato la stampa questa mattina all’ex centro Auser, per discutere di “Disagio sociale e Disabilità”. Due temi molto cari al M5S, da sempre nell’agenda politica e oggetto di studio e attuazione nei comuni da loro governati. E’ portando l’esempio di Livorno e dell’amministrazione Nogarin, che il pentastellato avellinese ha introdotto l’annosa questione.

Ci stiamo confrontando, ormai da tempo, con le associazioni del territorio, che si occupano di disabilità. Per noi nessuno deve rimanere indietro non è solo uno slogan, perché attraverso il confronto, che non è l’esclusiva consultazione sul blog come alcuni vogliono ancora far pensare, stiamo cercando di allargare la platea dei partecipanti alla vita socio-politica del Paese, ponendoci come obiettivo la costruzione di città compiute, dove i cittadini si sentono del tutto compiuti”.

Secondo l’Onorevole Sibilia il problema del capoluogo è la mancanza di informazioni reali, che va addebitata all’ente comunale nella misura in cui non si è occupato di censire i numeri della disabilità e di verificare quante sono realmente le famiglie con bisogni di sostegno al reddito. “Ci aspettiamo quanto prima un censimento, altrimenti quello che fa l’Assessore alle Politiche Sociali – spiega il pentastellato – serve a molto poco. Basti pensare che è la Caritas a occuparsi di quelle emergenze a cui dovrebbe far fronte il comune, con il suo assessorato di competenza. La nostra richiesta è fare un censimento patrimoniale e della disabilità per dare spazio a persone non normodotate e alle associazioni che se ne fanno carico”.

Carlo Sibilia proporrebbe per Avellino anche una carta dei servizi, come mezzo di miglioramento delle prestazioni di servizio. Proposte e  analisi di problemi passati in rassegna dal deputato avellinese, che allontana da sé ogni intenzione di candidatura per le future elezioni amministrative. “Il nostro obiettivo non è la campagna elettorale, ragion per cui, ci facciamo avanti adesso, ma intendiamo spostare l’asse delle recenti discussioni, che non interessano a nessuno, su quelli che sono i disagi veri di questa comunità, denunciando e proponendo. Se non si impegna questa amministrazione, lo farà certamente qualcun altro” – incalza Sibilia.

Tra le segnalazioni imbarazzanti quella dei Chirs che non usufruiscono di servizi igienici utilizzabili pur ospitando disabili, la questione dell’Aism che fatica a trovare una sede, in mezzo a sprechi, come quelli delle auto comunali ferme dopo le 18, che per il deputato 5 Stelle potrebbero essere usate proprio per sostenere le associazioni che si occupano di disabilità. Ovviamente si è fatta menzione anche della metropolitana leggera, rispetto alla quale Carlo Sibilia ha espresso tutto il suo disappunto, ponendo l’accento sull’inciviltà di chi ha consentito di mettere i piloni sulle discese per disabili.

Come si può parlare di cultura quando di continuo si fanno scelte sbagliate e non si sfruttano gli strumenti istituzionali come si dovrebbe – continua il pentastellato irpino – Abbiamo la consulta H, che, allo stato attuale, non svolge alcuna utilità, non esprimendo alcun parere vincolante. O si potenzia e si ascolta, oppure va rimossa. Inoltre introduciamo no tax aerea o comunque concediamo agevolazioni a coloro i cui progetti hanno ben seminato, come nel caso di Edicolab, che purtroppo non ha avuto alcun supporto comunale e ora ha chiuso battenti”.
 
A margine della conferenza l’onorevole ha risposto anche a qualche domanda della stampa sul tema immigrazione. “L’Irpinia non ha più possibilità di accogliere persone in maniera adeguata – chiarisce Carlo Sibilia –  perché non è capace di gestire i flussi già ricevuti. Dobbiamo far funzionare le strutture che abbiamo e risolvere il problema a monte, immaginando di modificare le condizioni del trattato di Dublino. Le nostre proposte sono tutte consultabili online, non siamo qui a dire di non accogliere nessuno, ma di occuparci dei problemi valutando le reali possibilità, sviluppando corridoi umanitari e non facendo mancare sostegno e sicurezza anche ai nostri cittadini e ai nostri inoccupati”.

Del resto se il M5S vince a Roma e a Torino, secondo il pentastellato avellinese, la ragione è che non si candidano esclusivamente delle persone, ma dei progetti concreti, frutto del lavoro costante di una squadra. Ad Avellino, però, la situazione è ancora work in progress.

di Francesca Contino

Source: www.irpinia24.it