Delocalizzazione trasporti – Dall’inalazione di polveri sottili all’amianto

Se l'obiettivo del provvedimento è quello di salvaguardare la salute dei cittadini, bisogna riflettere sui rischi che si corrono scegliendo un luogo inquinato per amianto, come quello vicino all'ex Isochimica

piazza-macello-e1447425021321Avellino – La nuova vicenda di cui non si fa altro che parlare in città è l’immediato spostamento di circa quindici autobus nella piazzetta antistante il campo da calcio del quartiere Ferrovia.  Questa soluzione, discutibile, è stata adottata soprattutto per sollevare i residenti di Piazza Kennedy dall’inalazione, che ormai subiscono da anni, di polveri sottili con tassi molto più alti del normale.  Beniamino Petracca, un cittadino che diviene la voce di tutti coloro che hanno avviato la protesta definisce “l’intenzione di alleggerire traffico e smog, come una mossa dovuta da parte dell’amministrazione comunale”, ma ritiene anche che “la stessa non abbia considerato che città come Salerno, Roma, Napoli hanno potuto delocalizzare il trasporto su gomma perché ampiamente rimpiazzato o snellito dai collegamenti ferroviari, da metro e bus che garantiscono corse anche notturne”.

Nella nostra città invece la ferrovia è quasi inesistente, una struttura fisica senz’anima, e i bus garantiscono corse fino alle 21.30.  Come dichiara Petracca stesso: “Così tutti i viaggiatori, o quasi,  dovrebbero pagare un taxi, oppure fare a piedi e con le valigie il tragitto da e per il centro. Inoltre quella del campetto da calcio è un’area male illuminata che rappresenta un rischio per chi è costretto a restarci a lungo”.

Per Petracca e per il comitato di cittadini creato, il problema più grande è l’assenza di collegamenti frequenti tra il centro e l’area designata per la sosta dei suddetti bus. È partita quindi, con queste motivazioni, una raccolta di sottoscrizioni e una campagna informativa e di sensibilizzazione sulla vicenda. Una proposta ecosostenibile suggerita da Petracca sarebbe quella di snellire il traffico intorno alla rotonda di Piazza Kennedy negli orari di punta, cercando di non far partire tutte le linee negli stessi orari, ma di cadenzare le partenze su una tabella che ottimizzi frequenza e qualità dei trasporti.

Ciò che ci lascia perplessi, è che se questo provvedimento vuole salvaguardare la salute dei cittadini avellinesi, si perde di vista l’obiettivo se poi si va a delocalizzare i bus in una zona che vede la presenza massiccia di scuole, materne e medie, nel raggio di pochi metri, ed in un’area peraltro già ampiamente compromessa per la vicinanza dell’ex Isochimica. Quindi per farla breve, la strategia messa in atto comporta il passaggio da una zona interessata da uno sforamento del tasso di polveri sottili nell’aria ad un posto inquinato per amianto e altre emissioni industriali? Continueremo a seguire la vicenda da vicino. 

Source: www.irpinia24.it