Avellino – Clima teso e durata sempre più precaria dell’amministrazione Paolo Foti. Diversi esponenti di gruppi, i quali si sono creati negli ultimi tempi, sembrerebbero essersi del tutto staccati dal partito Democratico, del quale sembrerebbero restare solo le briciole.

“ Mi sembra doveroso da parte del Consiglio Comunale, chiarire alla città qual è la rappresentanza attuale dello scenario politico che li rappresenta, in modo da agire in totale democrazia e rispetto verso le istituzioni pubbliche. Se interi gruppi si dichiarano all’opposizione, lo devono dire pubblicamente e non soltanto dinnanzi alla capogruppo, in modo da definire una volta per tutte che il sindaco non ha più maggioranza “ – queste le parole del consigliere comunale di SEL, Giancarlo Giordano, il quale attraverso una conferenza stampa aperta esprime il suo scetticismo sulla perseveranza dell’amministrazione attuale -. “ Ho parlato molte volte con il sindaco – continua – e gli ho spiegato che non esistono condizioni per nessun tipo di accordo. Tutto ciò che deve succedere deve accadere in Consiglio “.

Il Primo Cittadino sembra essere pronto ad aprire un dialogo con l’Opposizione, la quale però ha risposto picchè. “ Non sono la stampella di nessuno – esclama il Parlamentare – il sindaco ha approvato un bilancio con 11 voti quando nella sala consiliare 24 elementi hanno voce in capitolo; azione dettata dal fatto che questa amministrazione non vuol far altro che celare il reale dato politico “.

Sono molti gli argomenti e le questioni da affrontare, per Foti e i suoi fedelissimi è arrivato il momento che i fatti sostituiscano le chiacchiere. “ Il periodo non è dei migliori e le faccende sono molto serie – spiega Giordano – c’è da risolvere il nodo ACS, la problematica Eliseo, la questione Isochimica e, come ciliegina sulla torta, la nuova chicca che riguarda la Dogana “. Proprio su quest’ultimo punto, il Consigliere ha voluto spendere qualche parola a riguardo. “ Negli ultimi tempi ho visto consiglieri parlare ma mai agire. Hanno messo lucchetti che non hanno mai tolto e, infine, mettere all’asta l’ultimo baluardo storico della nostra città … unica reliquia davvero nostra prima che il terremoto del 1980 radesse al suolo il centro storico. Un vero e proprio sfregio verso la nostra città “.

L’Onorevole elenca i punti in cui l’amministrazione è latitante e commenta con asprezza laddove si poteva fare qualcosa ma non è mai stato alzato un dito. “ Ad oggi io non ce l’ho solo con Foti – conclude – ma con chi non si è presentato in Consiglio e quindi non ha votato. Il Primo Cittadino deve innanzitutto chiarire le sue posizioni, e se vorrà parlare dovrà farlo apertamente e alla .luce del sole. Chiediamo impegno, ma che sia chiaro in principio, ossia che per poter aprire pagine nuove bisogna chiudere quelle vecchie! “

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