Avellino – Ieri si è svolta un’altra udienza del processo preliminare della maxi inchiesta dell’Isochimica. Sono intervenuti i difensori dei responsabili delle ditte che avrebbero dovuto eseguire la bonifica in passato, del sindaco Paolo Foti accusato di omissione in atti d’ufficio, del responsabile dell’Unità operativa amianto dell’Asl Luigi Borea e dell’ingegnere Pasquale De Lucadell’Isochimica spa.

“Stiamo correndo il rischio di rinviare a giudizio per omissione d’atto d’ufficio l’unico sindaco che concretamente ha fatto qualcosa. Mi sembra un paradosso anche dal punto di vista giudiziario”, così l’avvocato Nello Pizza, legale del sindaco Foti.

Il legale ha infatti sottolineato che Foti, “…. quando di fatto non era ancora nella materialità dei poteri, perché era stato da poco eletto e non aveva nemmeno insediato il consiglio comunale e la giunta”, “… trasmise il documento all’ufficio tecnico comunale per le determinazioni del caso e in più, come suo primo atto quando insediò la giunta da lui presieduta, propose una variazione del bilancio per reperire i fondi necessari sia per la messa in sicurezza, sia per avanzare una richiesta di finanziamento alla Regione Campania per la bonifica del sito, che allora fu indicato orientativamente in 10 milioni di euro e che oggi come sappiamo è lievitato a 13 milioni di euro”.

Il processo preliminare continuerà il prossimo lunedì. 

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