Referendum, Festa: “Il Si per un’Italia piu’ semplice e senza sprechi”

Al convegno sulla riforma costituzionale anche l'assessore al Comune di Salerno, Roberto De Luca

festa convegnoAvellino – Il comitato ” Basta un si Davvero” si è riunito questo pomeriggio a Palazzo Caracciolo per il convegno ” Le ragioni di una riforma necessaria ” a sostegno del referendum del prossimo ottobre. L’iniziativa è stata organizzata dal gruppo “Pd Davvero” guidato dal consigliere provinciale e comunale, Gianluca Festa, e ha visto la presenza del figlio del governatore della Campania e assessore al comune di Salerno, Roberto De Luca.

La consultazione, ha ricordato il moderatore Ugo Maggio – cambia alcune norme della seconda parte della costituzione mentre la prima è intoccabile. Si tratta di un referendum multiplo e non singolo. Gli elettori sono chiamati a modificare una cinquantina di articoli ed è giusto sia il popolo a stabilire le modifiche per la carta costituzionale nel nome della sovranità popolare. Tutti dobbiamo andare a votare e sensibilizzare gli altri a farlo”.

A favore della riforma costituzionale anche la fondazione Mezzogiorno Europa rappresentata dal portavoce Pietro Marzano: ” E’ il nostro presidente emerito della repubblica a convincerci a votare Si definendo questa, l’occasione importante per cambiare gli equilibri istituzionali del nostro paese”. Marzano propone anche alcune principali ragioni per il Si come l’abbandono del meccanismo del bicameratismo perfetto, la riduzione della decretazione d’urgenza da parte del Governo, l’abolizione delle provincie e la riduzione del numero di parlamentari eletti da 1000 a 600. ”Votare significa voler cambiare il sistema di gestione del paese e renderlo piu’ veloce ed efficiente. Una battaglia che compete a ognuno di noi per godere meglio della nostra quotidianità”.

Segue  l’intervento del consigliere Gianluca Festa, che si rivolge ai presenti con parole chiare e convincenti : ” La riforma è necessaria perchè l’Italia ne ha bisogno. Viviamo in un paese che non ha ancora dimostrato la volontà di evolversi come anche la nostra provincia, che da sessanti anni è incapace di progredire. Il referendum non deve passare come una competizione tra chi è a favore o contro Renzi. Si vota per cancellare le province ed è già un segnale di cambiamento. Per chi crede nella riforma, come il sottoscritto, non è fondamentale la poltrona. Al primo posto c’è l’interesse per il paese. La Provincia potrà essere trasferita in un ente di area vasta. In questo modo non può più funzionare e ritengo sia indispensabile anche l’accorpamento di tanti comuni per ridurre le spese e gli stipendi. Occorre semplificazione e riduzione dei costi nelle istituzioni. C’è la necessità di uno Stato piu’ veloce in cui la gente non deve aspettare i tempi lunghi della politica . Dall’Irpinia mi aspetto una grande partecipazione e desiderio di cambiare. Dobbiamo liberarci dai dinosauri che ci hanno oppresso fino ad oggie dai cattivi strumenti della prima repubblica. Cominciamo dalle province per una svolta territoriale e generazionale”.

Il referendum propone meno ostacoli per i cittadini e soprattutto un miglioramento di un sistema per rispondere alle esigenze del nostro tempo. ” La nostra nazione – spiega il prof. Angelo Marietta, docente di diritto privato - va in crisi anche per una non velocizzazione delle procedure amministrative. Il Si serve per far risparmiare soldi ai cittadini, per elaborare leggi piu’ efficaci e utili e offrire risposte concrete alla risoluzione dei problemi. Un paese che parla di riforma vuole andare avanti e rinnovarsi. E’ anche questa l’Italia del fare”.

Le conclusioni, affidate all’assessore al comune di Salerno, Roberto De Luca : ” In questo quadro di difficolta’ e di crisi ci stiamo muovendo per una sfida importante a favore o contro il paese. E’ in palio il futuro dell’Italia. Nelle nostre mani abbiamo la possibilità di fare quello che da trent’anni nessuno è riuscito a fare: dare alla nazione un assetto istituzionale piu’ snello. Il nostro problema vero è la lunga tempistica e la assurda burocrazia della pubblica amministrazione che rappresentano un’arma di ricatto nei confronti dei cittadini. Il referendum propone invece una macchina amministrativa efficiente e che funziona. Mentre noi restiamo fermi, gli altri stati corrono. Il no è uno sgambetto verso un paese che va verso la modernità. Abbiamo lo strumento per modificare l’Italia e renderlo uno stato competitivo”.

“Il Mezzogiorno rischia di scivolare e l’Italia rischia di giocare con mezza squadra e questo non possiamo permettercelo. Chiediamo ai cittadini un piccolo impegno per offrire alla loro nazione l’opportunità che merita, soprattutto per il sud” conclude Roberto De Luca.

 

 

 

Source: www.irpinia24.it