“Avellino in versi” – Il Concorso per giovani poeti compie due anni

L'edizione 2016 prevederà una sezione artistica di pittura, scultura, fotografia, moda e cortometraggio, dando risalto all'imprenditoria femminile nonché ai talenti canori della nostra provincia.

13567043_10210522858777384_3724670483492387602_nAvellino – Sono aperte le iscrizioni per “Avellino in versi”, il concorso nazionale di poesia e arte organizzato dal Centro Culturale Studi Storici con il patrocinio del Comune di Avellino. A presentare l’evento stamattina, presso la sala stampa di Palazzo di Città, Maria Ronca poetessa e scrittrice, l’assessore alla cultura Teresa Mele e la Consigliera di Parità Domenica Lomazzo.

Alla sua II edizione, il concorso è “in prima linea per portare la cultura ai giovani e per estenderla a 360°“, ha affermato Maria Ronca, da anni impegnata in attività formative e di progettazione a favore di soggetti svantaggiati, e che costantemente si batte per i diritti delle donne e per l’affermazione delle pari opportunità. “Il concorso si propone di mettere insieme tutte le eccellenze del territorio, – ha continuato Ronca – di affermarsi come evento culturale di spessore nazionale“.  L’auspicio è, dunque, che Avellino possa diventare una realtà aperta e definitivamente moderna, spingendosi al di là dei propri confini. Una sorta di trampolino di lancio per i giovani che vogliano mettersi in gioco, esprimendo attraverso la poesia e l’arte in genere la propria sensibilità e il proprio talento.

Nel suo intervento Teresa Mele ha manifestato l’appoggio dell’amministrazione rispetto a “un concorso che ha lo scopo di creare cultura inclusiva e propositiva, aiutando i giovani artisti a trovare nella propria città spazio e occasioni accoglienti“. Soffermandosi, poi, sui problemi di violenza, dal bullismo al femminicidio, che attanagliano il nostro territorio e la realtà contemporanea in generale, l’assessore ha sottolineato, appunto, l’importanza di fare prevenzione attraverso attività di inclusione.

L’Irpinia ha bisogno di donne tenaci come Maria Ronca, che mettano passione in ciò che fanno e resistano, pur non trovando, spesso, il sostegno delle istituzioni“: queste le parole di Domenica Lomazzo, Consigliera di Parità della Provincia di Avellino che, in un’arringa forte quanto accorata, ha denunciato il superficiale e inconsistente intervento dei governanti nell’attuale situazione di difficoltà che giovani e donne, in particolare, vivono quotidianamente nella ricerca disperata di occupazione e motivazione. “Le istituzioni devono fare la loro parte vivendo il proprio ruolo come una missione, perché c’è bisogno di aggregazione e non è più ammissibile che si trascuri il disagio, aspettando l’iniziativa e il sacrificio delle singole individualità“.

Presente al convegno anche la scrittrice Rosa Mannetta del CPIA, Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti, che si occupa di fornire istruzione alla popolazione adulta, anche immigrata, con particolare riferimento alla conoscenza della lingua italiana. Mannetta si è detta “fiduciosa in un progetto che vuole fare di Avellino un polo d’eccellenza, un territorio stimolante per la crescita culturale, professionale e umana dei suoi giovani cittadini” e, spostando per un attimo i riflettori sulla realtà degli immigrati, ha spiegato come “inclusione” sia anche fornire loro i mezzi e le opportunità per restare, imparare la lingua, trovare un lavoro: “negli occhi di questi ragazzi si legge l’ambizione di riscattarsi da realtà terribili di povertà completa e pericolo costante, in un Paese che ha ciò che a loro più manca, la libertà e la democrazia“.

 

 

Source: www.irpinia24.it