Mas Fest – Artisti “Stregoni” alla XII edizione del festival

Electro-tribalismo, hip hop, psichedelia, afro e gospel si fondono: Mas Fest 2016 parla di accoglienza e integrazione, perché "l'amore non conosce frontiere".

13516411_10210390058577462_3646564014680544825_n

Avellino – Torna il Mas Fest, festival di Musica, Ambiente e Sociale, tra i più importanti e longevi del panorama campano. Lo hanno annunciato nella conferenza stampa di stamattina l’assessore alle politiche culturali Teresa Mele, Carlo Iandolo di Koinè Art Lab, Letizia Monaco dell’associazione “Comunità accogliente” di Mercogliano e Stefano Iandiorio dell’associazione “Don Tonino Bello”.

L’evento, organizzato da Koinè Art Lab con il Patrocinio morale del comune di Avellino e giunto ormai alla XII edizione, sarà un viaggio in musica nella splendida location di Parco Santo Spirito, dove venerdì 24 e sabato 25 giugno si esibiranno musicisti che arrivano dal Burkina Faso e da Roma, da Firenze e da Oristano, da Milano e dalle sponde del Mediterraneo.

Mas Fest si ispirerà quest’anno al tema tanto drammatico quanto attuale delle frontiere, che sarà affrontato e interpretato sia dal punto di vista artistico, riconoscendosi in scelte musicali precise, sia dal punto di vista sociale, alimentando una riflessione sulla paura della diversità, sui limiti da superare e sulle nuove politiche di accoglienza e integrazione da attuare.

In questo contesto si inserisce il progetto “Stregoni. Il nostro punto di vista sull’integrazione”, un vero e proprio laboratorio musicale dal vivo, ideato da Johnny Mox e Above the Tree, che coinvolge alcuni dei ragazzi ospiti nel centro di accoglienza di Mercogliano. Partendo dalle musiche ascoltate dai rifugiati e custodite nei loro smartphone, verranno realizzati dei loop in tempo reale, che andranno a costituire il punto di partenza sonoro da cui creare composizioni originali. In tal modo i cellulari si trasformeranno da oggetti di consumo a strumenti narrativi.

Non è giusto parlare di Avellino come di una città non accogliente“, ha dichiarato Stefano Iandiorio della Don Tonino Bello, “e questo progetto chiarisce quanto fondamentale sia creare spazi e occasioni che favoriscano inclusione, partecipazione, percorsi d’ integrazione con e per loro“.

Al di là di polemiche e discussioni sulla gestione dei migranti, su limiti da abbattere o confini da difendere, dimostrare che l’inclusione attraverso la musica è possibile è l’obiettivo principale del Mas Fest. 

Da circa un decennio l’Irpinia è diventata terra di migranti e da circa un decennio ragazzi che rischiano la vita, oltrepassando frontiere in cerca di rifugio, non sono qui nient’altro che numeri e nessuno si prende realmente cura di loro“. Queste le parole di Letizia Monaco dell’associazione Comunità accogliente, che ha denunciato la “Mala Accoglienza di questa provincia che non riconosce i migranti come persone” e ha invitato le varie associazioni a “tentare la vera integrazione con momenti di partecipazione collettiva, sfruttando le potenzialità e le specifiche competenze di questi ragazzi, perché si sentano, anche con il volontariato, protagonisti attivi della vita personale e comunitaria“.

Presenti al tavolo dei relatori due ragazzi di “Comunità accogliente”, originari del Gambia, che si sono detti “molto entusiasti di prendere parte a questo progetto e convinti che la musica, universale nel linguaggio, possa funzionare contro la discriminazione di chi ci considera estranei a questo Paese per il colore della nostra pelle, ed essere un momento di incontro valido per sentirci tutti membri di un’unica grande famiglia“.

 

Il programma:

Venerdì 24 Giugno si alterneranno sul palco gli avellinesi The Exploders Duo, Stregoni e Baba Commandat & The Mandingo Band dal Burkina Faso. Sabato 25, invece, sarà la volta delle band italiane Undisco Kidd da Oristano, La Batteria da Roma, Go!Zilla da Firenze e Go Dugong da Milano.

 

 

 

Source: www.irpinia24.it