Luigi Botte è il nuovo questore di Avellino

Prometto da subito massimo impegno e soprattutto un lavoro di squadra. Cerchiamo il sostegno di tutte le forze della città

IMG_8565Avellino – Questo pomeriggio, nel suo ufficio in via Palatucci, si è presentato alla stampa il nuovo questore della provincia di Avellino Luigi Botte, di origini campane e proveniente da Crotone.

“Provengo da un’esperienza triennale nella provincia di Crotone e vengo ad Avellino molto contento per due ragioni. Ritorno nella mia Campania e per dedicare il mio lavoro a beneficio di una provincia vicino alla mia. Sono beneventano e considero l’Irpinia e il Sannio un’unica terra. Prometto da subito massimo impegno e soprattutto un lavoro di squadra. Da soli non si va da nessuna parte. Abbiamo bisogno di essere un gruppo all’interno e cerchiamo il sostegno di tutte le forze della città. Ciascuno deve operare nelle proprie responsabilita’ e nell’ambito delle proprie competenze. Confido in un rapporto sereno e di cooperazione con tutti, cittadini compresi, che invito a partecipare a un’operazione di tutela del bene comune. Attraverso la consapevolezza delle proprie azioni e tanta serietà si puo’ lavorare in maniera positiva all’obiettivo che si vuole raggiungere. Da evitare ogni piagnisteo e se qualcosa non va, bisogna impegnarsi attivamente per quel settore meno efficiente rispetto a un altro. Da uomo del sud conosco bene le difficoltà di queste zone e per superarle, ci deve sorreggere l’amore per il proprio lavoro e per la gente. Il sacrificio, lo sforzo, l’impegno fanno parte del nostro mestiere e non devono mancare mai. Ho trovato ad Avellino una squadra di funzionari molto preparata e che conosce bene la propria realtà. Solo conoscendo bene il proprio territorio è possibile trovare soluzioni e provvedimenti da adottare”

Luigi Botte, di San Lorenzello nel beneventano, è stato vice questore vicario a Caserta e precedentemente ha diretto la sezione “falchi” e “criminalita’” della squadra mobile di Napoli e di Caserta. “E’ un onore essere nella citta’ che ha dato i natali a Manganelli e sono pronto ad assicurare il massimo da parte mia e del personale della questura di Avellino. Sono consapevole della criminalita’ organizzata nella provincia di Avellino. Non c’è piu’ un’Irpinia felice, il malaffare regna anche in questa terra. Per combatterlo ci vuole l’opera del chirurgo ma anche di una terapia e di una dieta appropriata ed è fondamentale l’impegno di tutti per concorrere insieme all’esercizio del bene pubblico”.

Source: www.irpinia24.it