Comitato per il Sì, Alvino (Pd): “Finalmente possiamo parlare di qualcosa e non di qualcuno”

Presentato il comitato per l'adesione alle riforme costituzionali e che intende travalicare i quesiti e costruire luoghi di incontro e democrazia

bastaunsiirpiniaAvellino – “Basta un Sì, Irpinia” è nato un nuovo comitato, figlio dell’impegno di tanti militanti e non (si può aderire anche senza tessera di partito), a favore della riforma della Costituzione. Come già noto, ad Ottobre si terrà il referendum che chiamerà di nuovo alle urne il popolo italiano. Da giorni si discute ormai circa “il valore politico” dell’esito referendario, che a più riprese rischia di diventare da tutte la parti l’ennesima battaglia di strumentalizzazioni. Come ha chiarito Chiara Maffei, “non è un voto per Renzi o contro Renzi, ma una scelta di cambiamento, rispetto alla quale il segretario del partito democratico farà un passo in avanti o un passo indietro, non restando attaccato a una poltrona. E’ un atto dovuto di responsabilità politica, essere disposti a farsi da parte laddove la propria proposta non trovi i riscontri sperati. Non si può, però, immaginare di trasformare questa occasione in un sondaggio elettorale”.

Circa la formazione del comitato la Maffei racconta: “Ci siamo trovati un po’ per caso e discutendo abbiamo riscontrato la volontà di lavorare insieme e di uscire dal deserto che da qualche mese vive il nostro partito, a causa di più svariati personalismi, la cui legittimazione si porrebbe nella nuova definizione di sensibilità. Per quel che riguarda questo comitato ci impegneremo a spiegare alle persone le ragioni della nostra adesione e ci confronteremo con tutti, senza la pretesa di stare al di sopra di qualcun altro. Ben venga la nascita di altri comitati, purché apra a una fase di dialogo e non alle solite rivendicazioni di sorta”.

Promotore del comitato, Gaetano Alvino, che ha successivamente preso parola spiegando la necessità di riprendere l’attività politica. “L’obiettivo di questa campagna non è banalmente un momento fine a se stesso, che nasce e muore nelle ragioni di questo referendum – commenta Alvino –  La nostra intenzione è riavvicinare le persone alla politica. E’ la nostra occasione di parlare di qualcosa, finalmente, e non di qualcuno. Siamo consapevoli che troveremo tanti che la pensano diversamente, ma vogliamo confrontarci e, soprattutto, ci poniamo come risultato da non mancare assolutamente la partecipazione. Le amministrative che ci lasciamo alle spalle ci consegnano il dato di un astensionismo preoccupante. I numeri che guarderemo saranno quelli delle persone che non resteranno a casa”.

Basta un Sì, Irpinia deve il suo nome al fatto che siamo un gruppo di persone ben assortito, non solo cittadini avellinesi, senza alcuna velleità particolare – conclude il referente del comitato – Vogliamo metterci in gioco, in maniera seria, e per farlo c’è bisogno di muoversi sul territorio. Siamo 23 e per ragioni di regolamento i comitati si possono istituire a partire da un numero di 5 e fino a 50 adesioni. Ci auguriamo che possano fiorire altri comitati, nell’ottica di momenti di aggregazione, fondamentali per la vita di questo partito. Proprio per questo faccio appello alla responsabilità di tutti, perché non si confonda il referendum con la campagna congressuale attualmente in atto”

Infine la parola a Gennaro Lepore, che ha rintracciato nel Sì la possibilità concreta di cambiare il Paese. “Mi rivolgo soprattutto ai giovani – chiude Lepore – perché possano comprendere che qui si può ancora fare, anche se la riforma non è perfetta, è l’inizio di una risposta che l’Italia deve dare a se stessa”.

Source: www.irpinia24.it