Monteforte – “L’unica speranza è che con questa sera la politica (per così dire) montefortese abbia toccato davvero il fondo. E che da questo baratro possa solo risalire, per poi tentare di volare alto… Il riferimento va all’assise cittadina di questa sera dove a prevalere sui doveri e le responsabilità di ben 4 membri della maggioranza uscente sono stati precisi interessi elettoralistici da un lato (rappresentati da Costantino Giordano e Angelo Piciocchi candidati contro il Patto Popolare di cui formalmente fanno ancora parte) e rancori dall’altro (con Rosa De Sapio e Giuseppe Del Mastro, col dente avvelenato per essere stati esclusi dalle candidature quando si è appurato che giocavano su due tavoli contemporaneamente). Sì, è vero, la gestione targata Antonio de Stefano si chiude senza l’approvazione del consuntivo 2015 (dove sono rendicontate anche le indennità dei quattro neo dissidenti-avversari che però i soldi, quelli sì, se li sono intascati senza ripensamenti) e la riapprovazione, facoltativa, del rendiconto 2012 dove andavano modificati gli importi di due capitoli erroneamente scambiati.

Il dato tecnico, però, non può nascondere quello politico. Né, tanto meno, quello legato alla sicurezza nei luoghi aperti al pubblico in quest’ultimo scorcio di campagna elettorale, visto quanto è accaduto. Mai registrata una cosa del genere durante i lavori di un consiglio comunale. Un conto è la protesta, un altro è inveire pesantemente e sfiorare lo scontro fisico. Azioni condotte, rispettivamente, da alcuni supporters di Giordano e dallo stesso ex vicesindaco, fortunatamente bloccato mentre stava per avventarsi sul suo rivale politico. Tutto studiato a tavolino come la migliore delle sceneggiate napoletane, con la regia di un presidente dell’assise prima incapace di far rispettare tempi e temi del consiglio, poi addirittura tanto fazioso da togliere la parola al sindaco contro il quale alzava la voce, in maniera irrispettosa anche della sede istituzionale oltre che del ruolo ricoperto dal primo cittadino in carica, il pubblico di parte e Giordano.

Insomma, uno spettacolo degno dei suoi interpreti ma che consegna una certezza oramai incontrovertibile: l’ultimo consiglio comunale di Monteforte, infatti, ha sancito definitivamente l’asse d’interessi formato da Giordano e Piciocchi da una parte e De Sapio e Del Mastro dall’altra, con un pezzo dell’attuale opposizione. Dunque, quella che era l’originaria maggioranza è stata spaccata letteralmente in due a causa di evidenti interessi politici diventati ora divergenti con i nuovi assetti definiti dalle candidature e dalle liste in campo per le elezioni. E solo questo, e nessun altro, il motivo della mancata approvazione della correzione apportata dagli uffici al bilancio 2012, in base ai suggerimenti del Ministero degli Interni. Suggerimenti richiesti dallo stesso Comune in seguito alla sentenza della Corte dei Conti per un errore nella apposizione di alcune voci tra il capitolo primo e il capitolo quarto, appunto del consuntivo 2012. Così come della mancata approvazione del bilancio 2015.

In aula tutti presenti tranne Angelo Montuori. Nelle due votazioni hanno espresso voto contrario Giordano, Piciocchi, De Sapio e Del Mastro della maggioranza, insieme a Della Bella ed D’Acierno del Centrosinistra. Astenuto Antonello De Angelis. Favorevoli il sindaco de Stefano, oltre a Vincenzo De Falco (assessore alle Finanze e relatore sul documento economico e finanziario), Antonio Aurigemma, Giovanni Fucile e Paolo De Angelis. In ogni caso le conseguenze non sono certo quelle indicate su fb da Monteforte, si può. Nessun rischio scioglimento del consiglio né di commissariamento dell’ente (ennesima bugia). L’amministrazione comunale riceverà una diffida da parte della prefettura per ottemperare all’approvazione del bilancio entro 20-30 giorni. Morale della favola: il consuntivo sarà approvato dalla amministrazione che si insedierà tra una settimana”. – Queste le riflessioni dei rappresentanti della lista  Patto Popolare per Monteforte.

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