Violenze psicologiche e fisiche ai danni di minori – insegnante agli arresti domiciliari

La donna cinquantenne, incastrata da video e intercettazioni, stamane è stata seguita, fermata e condotta presso la sua abitazione in attesa di processo

nnAvellino -  Nella giornata di oggi il personale della squadra mobile di Avellino ha eseguito una misura cautelare di sottoposizione al regime degli arresti domiciliari nei confronti di una insegnante in servizio presso la Scuola Materna del II° Circolo “ VALLE “ di Avellino, indagata in ordine ai reati ex 572 c.p. – artt 61 n. 11 ter e n. 11 quinquies c. p. ossia maltrattamenti a danno di minori.

 

I FATTI

L’indagine ha radici non proprio recenti, in quanto ha avuto inizio nel Novembre 2015, al seguito di diverse denunce da parte di alcuni genitori degli alunni della sopra indicata scuola, nelle quali si sono evidenziati i primi problemi relativi alla discutibile condotta della insegnante, la quale utilizzava violenze psicologiche, talvolta anche fisiche, ai danni dei minori che frequentavano la classe.

Data la gravità della situazione, la polizia locale ha iniziato subito ad adoperarsi al meglio, con azioni finalizzate: attività di intercettazione ambientale e video riprese; quest’ultime, in particolare, hanno permesso di cristallizzare i numerosi atteggiamenti violenti, linguaggio forte e dispregiativo nei riguardi degli scolari, nonché minacce verbali accompagnate da un tono di voce alto e imperioso. Nota più agghiacciante, è stata la violenza fisica, ove, in alcuni casi ha riscosso segni evidenti sul corpo di alcuni bambini. Parliamo di lesioni ed ecchimosi alla nuca. Inoltre, cosa da non tralasciare per terminare il festival dell’orrore, l’indagata ricorreva spesso allo spettro della camera buia, ossia una stanza chiusa definita “ stanza del telefono “ ove venivano rinchiusi gli scolari più esuberanti per diverso tempo, i quali, in preda al panico piangevano disperati invocando l’aiuto delle proprie madri.

Il clima tetro e di forte paura faceva si che i comportamenti dei bambini, quando ritornavano a casa, fosse particolare e molto disagiato. Si sono evinti casi di problematiche psicologiche come incubi, incontinenza, radicali cambi di umore, aggressività e volontà di non andare a scuola a causa degli atteggiamenti poco ortodossi della maestra. Il tutto, accompagnato dall’affermazione “ non lo posso dire “ quando i genitori chiedevano spiegazioni più dettagliate.

Considerando l’affluenza notevole delle denunce, il timore dell’incolumità verso i minori è divenuto di importanza primaria e ha fatto si che, attraverso le misure adottate dalla squadra mobile di Avellino, si è fatto luce sull’arcano incastrando l’insegnante, la quale, questa mattina, è stata seguita dagli agenti di Polizia, fermata e condotta presso la sua abitazione in stato di arresto domiciliare in attesa del processo che sancirà la sua condanna.

Intanto i bambini sono stati e saranno assistiti da medici ed assistenti sociali per cercare di eliminare completamente dalla loro mente quest’incubo, purtroppo reale, del quale sono stati vittime, con la speranza che tutto ciò possa essere superato e dimenticato al più presto senza provocare problematiche nel corso della crescita dei minori.

 

LE DICHIARAZIONI

Il Procuratore Rosario Cantelmo, in merito alla gravità dei fatti, non ha indetto una conferenza stampa ma solo un incontro con la stampa ove ha  chiarito ogni cosa. “ Le immagini video parlano chiaro, non ci sono alibi che possano reggere. E’ un comportamento assurdo che non resterà impunito. Non possiamo sapere se il Dirigente Scolastico, gli addetti di segreteria, personale ATA o altri docenti fossero a conoscenza dei fatti ma ciò che è certo è che in questo film dell’orrore c’erano altri attori, i quali verranno ascoltati uno per uno per far luce del tutto sul caso e scrivere definitivamente la parola fine su questo infausto evento “.

Oltre alle dichiarazioni del Dott. Cantelmo, dinnanzi al comando di Polizia, poco prima dell’incontro con la stampa, erano presenti alcune mamme dei minori in questione, le quali con disprezzo e tristezza hanno commentato l’increscioso evento. “ Questa maestra si definiva donna di chiesa, nonché catechista della Parrocchia di San Ciro Martire. Ci siamo sempre raccomandate di trattare al meglio i nostri figli e abbiamo scelto di farli seguire da tale donna iscrivendoli nella scuola dove esercitava perché avevamo piena fiducia in lei. Ci auguriamo di non rivederla mai più e che la Giustizia faccia il suo dovere per punire chi, come lei,  maltratta i bambini, i quali sono la cosa più pura e sincera che c’è in questo mondo “.

Parole pesanti e molto dirette, le quali escono dal cuore di chi si sente ferito. E la ferita non è da niente. Come le mamme dei minori, ognuno si aspetta una giusta pena per la maestra che di maestra ha dimostrato di non avere proprio nulla se non un titolo scaturito da semplici studi accademici … la sezione umana, a quanto pare, è stata tralasciata!

di Michael Mambri

 

 

 

 

Source: www.irpinia24.it