Avellino – Un convegno ricorda il pittore astratto Attanasio Soldati

A 120 anni dalla nascita dall'artista un seminario organizzato dagli amici del Mdao

IMG_8468Avellino – Un seminario di studi ha ricordato questo pomeriggio l’artista Attanasio Soldati, uno dei principali fondatori dell’astrattismo italiano. L’evento, organizzato dagli amici del Mdao, si è tenuto nella sala riunioni del Palazzo Vescovile, in occasione del centoventesimo anniversario della nascita del pittore.  L’incontro, moderato dal Dott. Angelo Cutolo, si è aperto con i saluti del maestro Francesco Roselli che ha introdotto la figura e l’arte di Soldati, la cui esistenza è durata, purtroppo, poco piu’ di 50 anni.

Ad approfondire le note biografiche una accurata relazione del dott. Luca Nacca, presidente del gruppo artisti irpini. “Soldati è un artista che ha vissuto a cavallo tra due secoli, il 19esimo e il 20esimo. Nato a Parma, nel 1920, consegue la laurea in architettura. Conosce Mauro Reggiani ed entra in contatto con la Galleria del Milione di Milano, punto di riferimento per gli artisti del nord Italia, che ospita sue personali nel 1931, nel 1933 e nel 1939. Espone nella Galleria Bragaglia di Roma e all’estero a Casablanca e Buonos Aires. Partecipa alle Quadrienanle d’arte di Roma e nel 1948 fonda con Dorfles, Monnet e Munari, il Movimento Arte Concreta. Insegna all’Accademia di Brera e partecipa nel dopoguerra a tutte le edizioni della Biennale di Venezia. Dal 1949 aderisce a importanti rassegne italiane e internazionali fino al 1953 quando muore all’improvviso per una malattia”.

Sulle origini dell’astrattismo e le sue caratteristiche interviene invece il Dott Giuseppe D’Amore, cultore d’arte: “Alla luce delle tragedie mondiali, delle dittature, della bomba atomica, l’arte e la filosofia dell’epoca non restano indifferenti a tutto questo e si oppongono alla rappresentazione della realtà. Cosi si sviluppa l’astrattismo che propone il rifiuto della realtà per esaltare i sentimenti e farli comprendere attraverso forme, linee e colori. Le forme diventano il luogo d’incontro tra l’artista e il mondo. La figura scompare e non ci sono appigli per riprodurre la realtà, che non è piu’ mediata dagli artisti. Con l’astrattismo, la figurazione rinuncia a un fine estetico per trasmettere un messaggio, per comunicare, esprimere significati senza prendere nulla in prestito da cio’ che accade attorno a noi. L’arte diventa un’invenzione e libera la fantasia di molti artisti svincolati da norme e convenzioni, Si aprono nuove sperimentazioni con premesse ed esisti profondamente diversi “.

L’astrattismo nasce intorno al 1910-1914 , ad opera del pittore russo Wassilj Kandinskij che fonda a Monaco il movimento espressionistico “Der Blaue Reiter”. Il primo astrattismo mantiene difatti una forte matrice espressionistica privilegiando sensazioni interiori adoperando il potere dei colori di diffondere emozioni. “Kandinsky fa un’operazione di stravolgimento concettuale delle arti visive - aggiunge il prof. Stefano Orga, critico d’arte e organizzatore – sconvolgendo la cultura europea dell’epoca da millenni legata all’arte figurativa. L’arte cambia la sua scena. L’astrattismo nasce dal superamento del figurativismo negli anni in cui avviene la diffusione di nuovi mezzi di riproduzione di immagini come la fotografia e il cinema. In contrapposizione a queste nuove tecniche nasce un nuovo modo di fare arte”.

In Italia il gruppo della galleria del Milione è stato certamente quello piu’ attivo e numeroso e ad organizzarlo è Attanasio Soldati che giunge a quel traguardo dopo l’ esperienza purista, futurista e metafisica. “Soldati adotta soluzioni formali basate su una chiarezza geometrica che ricorda quel neo plasticismo fondato da Mondrian e basato su due figure geometriche, quadrato e rettangolo, con il solo utilizzo dei colori fondamentali, il rosso, il blu e il giallo. Egli realizza un metodo per studiare preventivamente l’opera da realizzare. Lo fa attraverso schizzi preparatori con cui organizza gradualmente la messa a punto dell’opera. Un modo di fare gia’ in uso nel Rinascimento per l’arte sacra e figurativa e che Soldati riprende, influenzato anche dalla sua formazione di architetto,  adoperando fogli di carta spesso riciclati e di piccole dimensioni, dove compaiono anche piu’ opere, con la firma solo nell’ultimo grado, che consegnaa quel bozzetto un valore artistico”.

La realizzazione di un suo quadro è anticipata da una precisa progettazione che si sviluppa in tre momenti: prima fase intesa come il tempo della libera invenzione in cui a mano libera traccia forme e annotazioni relative all’opere da realizzare; seconda fase dove le forme si organizzano di solito in un rettangolo in scala 1:10 e infine una terza fase che prevede la realizzazione di una griglia geometrica con linee orizzontali, verticali che suddividono l’opera. Allo stesso modo operavano anche Cesanne e i cubisti.SOLDATI Atanasio, Composizione, 1949

“Il disegno, ripreso tramite lucidi , accoglie poi la gamma cromatica selezionata istintivamente. Adopera matite, tempere, acquerelli o olio sulla tela e come Mondrian utilizza i colori primari e secondari del primo gruppo. Certamente le opere di Soldati vengono alla luce dalla ragione, dall’intelletto. Il suo astrattismo nasce da un ordine che si manifesta dalla geometria, in contrasto col trionfo della casualità di quegli anni che rese famoso Pollock, il piu’ grande astrattista americano, che realizza le sue opere con secchi di colore  rappresentando il massimo della casualità. Fontana non era da meno coi suoi tagli, mai programmati e studiati. L’arte di Soldati è diversa , egli non lascia niente al caso. Soldati ama l’analisi, l’ordine e gli armoniosi rapporti della geometria” conclude Orga.

Prossimo appuntamento con gli amici del Mdao un convegno sull’arte sacra di Michele Lenzi in programma sempre al Palazzo Vescovile, sabato 25 giugno alle ore 18 .00 . Continua intanto l’appello dell’organizzazione per il prestito gratuito di opere di Cesare Uva, per la realizzazione di una mostra, in programma da venerdì 26 agosto a domenica 28 agosto, presso il “Campus Academy – Uni Pegaso” di Avellino. Tutti i prestatori riceveranno l’archiviazione gratuita dell’opera, con documento,e la pubblicazione della stessa sul pieghevole e/o sull’eventuale catalogo. Per ulteriori informazioni iscriversi al gruppo facebook “Amici del MdAO”.

 

Generoso Vella

 

 

 

Source: www.irpinia24.it