Parte il festival culturale per l’integrazione – Koma: “Apriamo la porta e cambiamo l’Irpinia”

Hakuna Matata è il nome dell'iniziativa che si terrà il 29 Maggio che prevede l'integrazione tra la nostra cultura e quella straniera, all'insegna di musica e balli

IMG_4944Avellino – “Hakuna matata” è il nome del festival culturale per l’integrazione, giunto alla sua seconda edizione. L’ iniziativa si svolgerà il 29 Maggio presso il campo CONI di Avellino, sito in via Tagliamento. A presentare l’iniziativa Mauro Napolitano, vice presidente della ProLoco di Avellino: “Abbiamo accolto con piacere l’ idea di ospitare il festival ad Avellino, che a mio avviso non si è ancora integrata. Il progetto coinvolge sia le realtà intercontinentali, sia i gruppi folcloristici; la manifestazione avrà inizio alle 10.00 di mattina e continuerà fino a tarda sera permettendo a tutti  di vivere una giornata di musica.

L’ associazione “Africa Revolution Sound”, - continua Napolitano – che ha organizzato l’evento, si è posto l’obiettivo di coinvolgere ragazzi che sono allo sbando e di offrirgli un’ opportunità.  Questa è tuttavia anche un’occasione che  permette di vivere al meglio la città e favorire l’integrazione.  Il festival coinvolge sia la cultura africana che irpina e permette in questo modo l’integrazione da entrambi i punti di vista, perchè anche noi dobbiamo aprirci agli occhi delle diverse culture. Ci saranno anche degli stand gastronomici e speriamo che questo sia per tutti oltre che un momento di aggregazione, un’occasione per arricchirsi personalmente”.

Teresa Mele, assessore alla cultura del comune di Avellino, aggiunge: “Quando l’associazione ha fatto la richiesta di patrocinio di questa manifestazione siamo stati ben lieti di poterla accettare. L’evento nasce con lo scopo di favorire l’integrazione  e lo scambio tra le diverse culture. Questo rappresenta nei fatti ciò che Papis Koma lotta da tanto; spero che questo sia un reale segnale di fratellanza e una fusione tra le varie etnie”.

Papis Koma presidente dell’ “Africa revolution sound family”, commosso, spiega l’importanza per la sua comunità dell’iniziativa: “Noi siamo felicissimi di avere questa possibilità ad Avellino;  ringraziamo anche Saviano per aver messo a disposizione il campo CONI.  Da tanti anni abito qui e ho visto tanti immigrati che vivono lontani dalla propria cultura, non integrarsi, e ciò è particolarmente brutto e doloroso. Questo festival è nato da una fratellanza tra Africa e Irpinia. Puntiamo alla numerosa presenza dei bambini, perché è a loro devono essere insegnati gli usi e i costumi delle varie culture. Ho pensato di coinvolgere tanti ragazzi perché essendo giovani e senza lavoro sono molto demoralizzati. Oltretutto è molto pericoloso, perché è in questo modo che nasce la criminalità, con persone che arrivano al limite della disperazione. Il mio progetto prevede di evitare ciò; non dobbiamo aver paura del diverso, apriamo la porta e cambiamo l’ Irpinia”. 

Paolo Ferrari direttivo provinciale “Primavera irpina” conclude:” La nostra associazione e attenta a tute le iniziative territoriali. Abbiamo accettato con piacere il progetto; ho apprezzato la loro umiltà, il loro modo di porsi, e sono rimasto contento della disponibilità dell’ amministrazione comunale e del CONI. Se si deve parlare di integrazione fatta in questo modo sono ben contento di spostare il progetto”. 

di Carmen Vottariello

Source: www.irpinia24.it