ACS, La sinistra avellinese chiede assunzione di responsabilità. Giordano: “Falsata anche la competizione elettorale”

Si riuniscono le forze a sinistra del Pd per discutere della gestione di Avellino Città Servizi e del dato politico che emerge

sinistra avellinoAvellino – Continuano i commenti, senz’altro doverosi, sulla vicenda ACS. Sebbene le idee della sinistra cittadina siano da tempo non sospetto molto chiare, quasi profetiche su certi accadimenti odierni, si è tenuta questa mattina la conferenza stampa presso la sezione di SEL. 

Hanno partecipato il segretario cittadino di SEL Roberto Montefusco, l’On. e consigliere d’opposizione Giancarlo Giordano, il coordinatore del PRC Tony Della Pia e Amalio Santoro del centro sinistra alternativo. Come spiegato da Montefusco, la conferenza è l’occasione di ribadire un giudizio politico sulle vicende, che non intende sostituirsi al lavoro della magistratura. “Purtroppo c’è da prendere atto che quello delle cooperative si è rivelato un vero e proprio sistema di mutuo scambio – chiarisce il segretario cittadino di SEL –  e che ha inquinato la vita pubblica di Avellino. Si è fatto uso privatistico di beni collettivi, rendendo la società ostaggio di particolari interessi. Eppure questa inchiesta è cominciata un anno fa, non si scopre oggi, piuttosto oggi ci si deve rendere conto che, nonostante le avvisaglie, tutto è rimasto com’era e nessuno è stato messo in discussione. E’ chiaro anche che le responsabilità politiche partano da lontano, con l’amministrazione Galasso, dove i consiglieri sono stati veri e propri interlocutori di questi mondi che si presentano ufficialmente alla cronaca cittadina”.

Per Montefusco, però, l’accento si pone principalmente sull’assenza di marcate posizioni da parte del PD e soprattutto della parte coinvolta nell’amministrazione di Avellino. “E’ stato nominato un Assessore alla Trasparenza – sottolinea-  che aveva promesso una rivoluzione, invece, verifichiamo l’assoluta inefficacia di quell’assessorato o almeno della figura attualmente preposta. Credo convintamente che sia giunto il momento di mettere fine a questa esperienza amministrativa”.

Rincara la dose anche Della Pia, richiamando a un problema di immoralità diffusa nelle istituzioni, che impedisce loro di essere il baluardo democratico che dovrebbero. “Le cooperative – dichiara il coordinatore del PRC –  che dovrebbero aiutare determinate fasce sociali, non solo non hanno adempito alla loro funzione, ma hanno legittimato la corruzione e il malaffare. Tuttavia, ritengo necessario spendermi per un certo concorso di colpa anche di quella parte di città che resta indifferente e tace. Per questa ragione la politica non può porsi all’angolo, ma deve guidare tutti alla comprensione del fatto che indignarsi dopo non serve a niente. Le responsabilità del PD sono evidenti e gravi, perché siamo di fronte a un partito che ancora una volta si è dimostrato incapace di governare, con un Sindaco costretto a rincorrere gli eventi perdendo la lucidità che serve per amministrare la città. E’ arrivato il momento da parte loro di meditare e di liberare Avellino”.

A seguire Amalio Santoro, il quale ha individuato la necessità di analizzare quanto accade oggi, sulla scia delle occasioni mancate nel passato dal centro-sinistra. “Il problema non è solo ACS – spiega Santoro – da tutte le parti il Sindaco è stretto dalla morsa dei sottopoteri, ragion per cui non ci si può aspettare nulla. La rotta si può raddrizzare solo chiedendone, anche con un atto formale di sfiducia, le dimissioni, perché, a meno che il Procuratore non porti sul banco altri elementi, da soli non se ne andranno. Non credo si possa immaginare un secondo tempo per questa amministrazione, dovrebbero rendersene conto anche quei timidi circoli che propongono il cambiamento. Non si può fare la rivoluzione con la conservazione”.

Le conclusioni a Giancarlo Giordano, garantista risaputo, che ha consegnato la sua speranza per le persone coinvolte nell’indagine di potersi liberare dalle accuse. “Sul tappeto, però, – asserisce il capogruppo in assise di Sel - resta una questione politica, soprattutto per questa sinistra che raggiunge la consapevolezza di aver partecipato a una competizione politica falsata e non solo per il governo di Avellino, ma anche per quel che concerne le elezioni regionali e politiche. Siamo dinanzi a classi dirigenti nel Mezzogiorno d’Italia sempre più mediocri e fameliche. Nei fatti avellinesi si raccolgono palesi manifestazioni di familismo e trasformismo, tanto è vero che Foti è in piedi perché qualcuno dall’opposizione è passato in maggioranza. Non abbiamo atteso la magistratura per dire ciò che pensiamo, da tempo andiamo predicando che i beni pubblici appartengono ai cittadini e non ai consiglieri o ai loro parenti”.

Infine Giordano lancia l’appello al Pd perché ciascun consigliere prenda posizione netta e chiara, “lo dico soprattutto ad alcuni del PD che non perdono occasione per fingere di essere altro da quel partito e pongo anche la questione del bilancio. Chi lo voterà? Chi voterà un bilancio, dove dovrebbe esserci anche ACS, ma non c’è? Se l’unico provvedimento sarà quello di sostituire Gabrieli, depositerò, anche da solo, la sfiducia”.

di Francesca Contino

Source: www.irpinia24.it