Monteforte – De Stefano: “Giordano ha riunito nella stessa lista De Mita e la Falce e Martello”

Attraverso il Patto Popolare per le amministrative il comune Irpino, con l'ausilio del candidato Giordano, ha riunito diversi partiti in un'unica lista


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– “Dalla lista dell’ex vicesindaco Costantino Giordano solo accuse e attacchi personali. Anche negli appuntamenti dedicati alla presentazione della loro proposta si sono registrate solo offese e illazioni, mentre ben poco è stato detto sul loro programma e su come hanno intenzione di realizzarlo… Non lo dico per ripagare con la stessa moneta chi ormai da mesi ha preso di mira l’operato dell’amministrazione uscente ma perché non c’è traccia di un’idea nuova, diversa, concreta, fattibile dalle cronache di queste incontri riportate dai media. E’ la dimostrazione che ad accompagnare l’ex vicesindaco e assessore Giordano, che sta completando il suo mandato in maggioranza, badate bene, non all’opposizione o da consigliere indipendente, c’è solo rancore personale” – lo afferma il sindaco di Monteforte Irpino, Antonio De Stefano, che si ripresenta alla guida del Patto Popolare per Monteforte, avendo rinnovato e ringiovanito, la squadra che lo ha sostenuto cinque anni fa -.

Lo avevo dichiarato ufficialmente dopo la presentazione delle liste – continua De Stefano – e credo sia ancora l’unica strada da seguire in questa fase che porta al rinnovo del consiglio comunale. Speravo sinceramente che questa campagna elettorale fosse all’insegna della correttezza e della serenità. Ma purtroppo, almeno finora, devo constatare che non è così. Molte accuse le abbiamo fatte passare per non alimentare polemiche. Ad altre siamo stati costretti a rispondere, visto che qui si nega addirittura la realtà incontestabile di atti ufficiali. Mi riferisco all’impianto a biomasse, per il quale abbiamo prodotto anche la delibera che riporta l’assenso in giunta di Giordano al progetto.

Ora l’amministrazione uscente di cui ancora fa parte Giordano, tanto per ricordarlo ai suoi compagni di viaggio, viene accusata di aver accumulato milioni di debiti e di aver perso tante occasioni con i fondi europei. Essendo chiamato in causa spero mi sia consentito rispondere. Il disavanzo tecnico è frutto di anni di gestione e di evasione contributiva, alla quale abbiamo cercato di mettere una pezza. Da mesi abbiamo predisposto un piano di rientro che mira a rimetterci in pari ma con la congiuntura che ci siamo trovati ad affrontare non è stato possibile mettere in pratica tutti i correttivi. Chi critica stando fuori da Palazzo Loffredo e senza avere responsabilità di governo non sa neanche di cosa parla.

Le manovre sui deficit degli enti territoriali, e Monteforte non è certo l’unico Comune ad avere una situazione non florida, si possono applicare nei tempi giusti e con le modalità consone. Non ci sono bacchette magiche… Per quanto riguarda i fondi persi, poi, che non corrispondono agli importi millantati dai novelli presunti esperti in materia, abbiamo palesemente individuato le responsabilità e spostato in altro ufficio chi, tergiversando, non ha completato entro le scadenze le procedure relative ai progetti come richiesto in largo anticipo dalla parte politica dell’amministrazione”.

E infine il primo cittadino De Stefano conclude: “La lista di Giordano continua a connotarsi come civica e nuova sul panorama locale. Eppure ieri mi è parso di vedere il segretario provinciale nonché consigliere regionale dell’Udc, Maurizio Petracca, il segretario provinciale di Rifondazione, Tony Della Pia, e un esponente dell’area minoritaria di Sinistra del Pd, Francesco Todisco. Oltre alla presenza di tanti ex consiglieri e amministratori comunali. Tutto questo civismo e questa novità, dunque, per la verità, non lo vedo. Anzi mi sembra che incassando apertamente l’appoggio di questi sostenitori, la lista di Giordano si presenti come una miscela politica disomogenea e scriteriata. Un mix che unisce De Mita alla Falce e Martello, passando per chi rappresenta localmente il progetto di Fassina. Non credo che una tale composizione possa gestire la cosa pubblica. Esempi del genere ce ne sono diversi anche nel recente passato e nessuno ha portato a termine il mandato elettorale a causa delle beghe politiche interne… Noi non siamo niente di tutto questo. Noi rappresentiamo solo e semplicemente il legame tra chi amministra e chi viene amministrato. Quel “patto” d’onore che una compagine che scende in campo per gestire la cosa pubblica nell’interesse comune deve stringere con i suoi concittadini e saper onorare senza false promesse”.

 

Source: www.irpinia24.it