Avellino, In consiglio comunale si discute di area vasta

L'Assise cittadina torna in aula per presentare progetti condivisi per la riqualificazione e rigenerazione dei territori

CONSIGLIO COMUNALE AVELLINO AREA VASTAAvellino – Si è svolta oggi a palazzo di città una seduta monotematica sull’area vasta . Il consiglio comunale e i rappresentanti dei comuni dell’area vasta si sono riuniti per fare il rendiconto dei precedenti incontri svolti e per discutere di progetti condivisi per la riqualificazione e rigenerazione dei territori. I presenti in aula sono 21 e la seduta è valida.

Apre i lavori l’assessore ai fondi europei Arturo Iannaccone che parla di inversione di tendenza e di possibilita’ di crescita per il territorio cosi come vuole la commissione europea: “L’area vasta non è un’invenzione. Non è una mania di grandezza della citta’ di Avellino - e aggiunge – Se non si creano le condizioni per realizzare un’area vasta non ci saranno le condizioni per sviluppare il territorio superando i singoli confini municipali”.

I comuni che hanno aderito all’area vasta sono 33 e la popolazione totale comprende 170mila abitanti, quasi la meta’ della popolazione della provincia.

Siamo partiti da alcune tematiche di fondo che impone l’Unione Europea che condurrebbero all’innalzamento del lavoro per la fascia dai 20 e i 64 anni, riduzione dell’abbandono scolastico e aumento del numero di laureati ma anche inclusione sociale, riduzione del gas serra del 30 % e la provenienza di almeno il 20% di energia da fonti rinnovabili. Tutte le questioni sono state trattate in consiglio comunale e tenendo conto di sollecitazioni venute dai consiglieri e dalle commissioni” sottolinea l’assessore ai fondi europei. E tra le più importanti s’impone la mancanza di un collegamento ferroviario con l’alta velocita’ e l’assenza di un polo universitario rispetto alle altre quattro province della regione.

L’infrastruttura fondamentale di cui dotarsi è la ferrovia con cui si possono raggiungere i diversi centri dell’area vasta e collegarci con le università di Benevento, raggiungibile in 15 minuti, e Fisciano in 20. Con questo tipo di collegamento Avellino puo’ essere un polo attrattivo per studenti e docenti. Altro importante intervento importante riguarderebbe il raccordo autostradale Avellino-Salerno a favore dello sviluppo della Campania meridionale . Necessario poi un collegamento rapido con l’Alta Irpinia con il potenziamento dell’Ofantina fino a Ponteromito e Chiusano San Domenico”. E per la sua vocazione di oasi di verde, non si sottovaluta il tema dell’ambiente come risorsa per lo sviluppo e da questa constatazione nasce l’idea di “ mettere insieme la Solofrana, il Frenestrelle e il Sabato con cui si giustifica e avvalora la compresenza di alcuni comuni di questo corridoio ecologico che può consentire la creazione di un polmone verde e fruibile come ce l’hanno pochi a livello nazionale. E ovviamente nell’Irpinia del futuro attenzione maggiore per la risorsa idrica, la produzione viti vinicola, e quindi percorsi enogastronomici che mettono in rete comuni che fanno parte di questa dimensione e completano l’area vasta”.

La seduta di questo pomeriggio e l’ordine del giorno propongono un progetto di sviluppo che l’assessore Iannaccone definisce il più grande dell’Irpinia dopo quelli elaborati sul finire degli anni 70 e dopo il terremoto. Un’evoluzione che tiene conto della modernita’ e sull’innovazione e la necessita di rendere efficienti i comuni attraverso servizi migliori per i cittadini.

Se i comuni non si mettono insieme non sara’ possibile recuperare fondi . Se non c’è un apporto di tutti i riferimenti istituzionali, questo progetto corre il rischio di arenarsi in una polemica politica che non entra mai nel merito delle questioni. Dopo l’annullamento della provincia, Avellino non svolgera’ piu’ nessun ruolo se non è capace di coinvolgere i comuni limitrofi, e bisogna dimostrare che questi comuni stanno insieme perche’ hanno un traguardo da raggiungere . Guai a dare l’idea che questi comuni stanno insieme solo per fondi euro. Attraverso quest’idea di aggregazione possiamo contribuire a realizzare una nuova fase per la crescita della provincia di Avellino che tiene conto dell’Europa, quella degli egoismi, dei muri, della disperazione giovanile, delle chiusure o di pensionamenti troppo elevati. La costruzione europea non è un sogno o un’utopia . I fondi europei servono a ridurre le distanze , alla coesione sociale e territoriale” conclude l’assessore.

Piu’ tecnica invece la relazione dell’assessore all’urbanistica Ugo Tommasone che si divide tra il lavoro svolto con i sindaci dell’area vasta e i progetti che la città di Avellino potrebbe portare avanti nei prossimi anni. I fondi 2014-2020 a cui si fa riferimento sarebbero 4 miliardi e 100 milioni circa e ricadrebbero quasi gran parte sull’ambiente e patrimonio comunale e trasporti. Nei mesi scorsi si sono tenuti tavoli tavoli tematici e work shop dove i sindaci hanno raccontato i loro comuni e le proprie caratteristiche e sono stati rendicontati tutti gli imput provenienti da ciascuna realtà locale. L’assessore ha riepilogato le tematiche prioritarie individuate che sono valorizzazione dell’identita’ culturale e turistica, innovazione , ambiente e welfare e sottolinea la volonta’ di valorizzare il territorio in relazione all’apporto con le nuove tecnologie.

Si ribadisce l’intento di realizzare un infrastruttura unica che collega il parco fluviane del fenestrelle, del Sabato e della Solofrana ma anche “ tutela del paesaggio, infrastrutture legate alla mobilita’, percorsi ciclo pedonali nelle aree fluviali e, per quanto riguarda il discorso turistico religioso iniziative che interessano il complesso di Montevergine ma anche i centri storici che devono diventare attrattori come anche gli scavi archeologici , di Abellinum e la basilica dell’Annunziata di Prata, e infine le vie del vino”. E per quanto riguarda il discorso dell’innovazione, “una piattaforma digitale dell’area vasta per la promozione delterritorio e che rappresenta un progetto strategico di grande importanza mentre gestione dei rifiuti e trasporti rappresentano questioni che si affronteranno in un secondo step con tutti gli altri comuni”.

Diversi i progetti che riguardano invece la citta’ di Avellino a cominciare dal Parco Fenestrelle, un progetto che viene dalla prima giunta Di Nunno e che ha avuto già un finanziamento per la sistemazione degli argini . Tommasone presenta il parco come un’attrazione unica in tutta Italia per la sua posizione nel centro città e propone il recupero di mulini ed edifici di fregio a esso annessi ( come la chiesa di San Leonardo) , l’idea di un percorso ciclopedonale che costeggia il fiume,la depurazione delle acque e la costituzione di orti urbani in quell’area. Un’opera per risvegliare i quartieri sud della città come Quattrograne ovest ed est, Rione Mazzini e San Tommaso anche attraverso una riqualificazione edilizia”.

E a soluzione di molte vicende cittadine per anni in sospeso, pone come obiettivi “ il restauro della dogana, la ristrutturazione del “Victor Hugo”, il recupero dei cunicoli e del castello i cui lavori per quest’ultimo sono in dirittura d’arrivo. Interventi che faranno da cornice a quelli portati avanti dalla curia attraverso il museo diocesiano che godrà di fondi autonomi e che prevedono la ristrutturazione di chiese del centro storico,l’ apertura di alcune oggi chiuse e la ristrutturazione della cripta del duomo e della chiesa di Monserrato” ha dettagliatamente annunciato Tommasone.

Si ritorna poi sull’elettrificazione e velocizzazione della tratta Avellino – Benevento e del tracciato Av – Salerno e viene annunciato un finanziamento di 5 milioni di euro per il collegamento col campus di Fiscianocon sostituzione delle attuale locomotive con nuove carrozze. “In piu’ l’alta velocita’ potrebbe collegare Avellino verso Grottaminarda e il porto di Salerno per il traffico merci e consentirebbe riapertura dell’Avellino-Rocchetta per uso turistico.

Il rione Ferrovia sara’ la zona della città che avrà maggiori cambiamenti alla luce del collegamento con le università che potrebbe determinare una vocazione nuova per questa zona che si candida a diventare la cittadella degli studenti potrebbero trasferirsi anche ad Avellino per raggiungere gli atenei. Non ci dimentichiamo poi dell’Isochimica, del macello da recuperare e di via Tedesco che diventeranno un laboratorio di sviluppo per i prossimi dieci anni” conclude Tommasone.

L’opposizione accoglie le due relazioni con qualche perplessità e a cominciare dalla consigliera Arace si registra una forte criticità nella messe insieme di tanti comuni cosi diversi e a tante proposte ascoltate suggerisce priorità differenti e ben più importanti come la messa in sicurezza delle scuole cittadine . Anche per Giordano mettere insieme trentatré sindaci è impossibile e insostenibile e trova incompatibile mettere insieme l’avellinese col solofrano e il solofrano col cittadino di Pretruro. “C’è il rischio – dichiara il consigliere – di avere trentatré priorita’ e rincorrere interessi specifici”.

Ancora piu’ dure le parole di Dino Preziosi : “ Nelle proposte ascoltate la vera innovazione non c’è. Non esiste. Non si sentito parlare di progetti che possono favorire le star up e chi vuole investire. Non si è sentito parlare di infrastrutture per abbattere l’inquinamento acustico e ambientale. Su Montevergine occorre un’attrazione oltre il culto. Occorrono collegamenti che permettano di andare oltre il santuario e raggiungere il campo di Summonte, la piana di Mercogliano e campo maggiore( di proprieta’ del comune di Avellino). Avrei firmato con pochi comuni per creare servizi e progetti che porteranno concretamente allo sviluppo altrimenti andremo quattro marce indietro rispetto alla Valle Ufita, il vero epicentro dell’Irpinia. Di questo passo condurremo la nostra provincia alla desertificazione”. Alle 21 48 la seduta è sciolta.

 

Source: www.irpinia24.it