Vertenza Elital – Lavoratori all’Inps per sciogliere la matassa

Sergio Scarpa e vari dipendenti dell'azienda di Massimo Pugliese occupano l'istituto di Previdenza Sociale per ottenere i pagamenti della cassa integrazione sospesi da Ottobre

gAvellino – Caos all’Inps questa mattina per via delle problematiche relative alla vertenza dell’Elital, azienda presieduta da Massimo Pugliese, la quale, non tenendo fede ai pagamenti promessi entro il 30 Aprile c.m. verso i propri dipendenti, che possono godere attualmente solo di cassa integrazione come introito economico, il quale è stato addirittura sospeso a Ottobre, ha fatto si che diversi lavoratori, capeggiati dal segretario provinciale della Fiom Cgil, Sergio Scarpa, si sono recati all’edificio di Previdenza Sociale in piede di guerra, minacciando di non muoversi dal suddetto edificio finchè le loro richieste non saranno accolte.

“ Le leggi statali sono un disastro e a pagare sono sempre e solo i lavoratori onesti. La cassa integrazione, prevista fino a Dicembre 2015, è stata sospesa a Ottobre e, considerando che nell’ultima riunione sindacale le parti si erano accordate diversamente adesso chi di dovere dovrà darci delle risposte. Qui parliamo di padri e madri di famiglia che non possono umiliarsi, in quanto ciò che stanno richiedendo è loro di diritto “ – queste le parole di Stefano Scarpa, il quale, insieme a diversi lavoratori Elital, è da stamane dinnanzi agli uffici Inps aspettando di essere ricevuto “. “ La nostra richiesta – continua – verte sulle 8 settimane di pagamento che devono ancora essere concesse ai lavoratori. Non vogliamo essere delle sanguisughe dello stato, ma solo avere ciò che è nostro di diritto. Inoltre, ci tengo a precisare che la cassa integrazione la pagano i lavoratori stessi, in quanto su ogni stipendio c’è una trattenuta economica sulla busta paga che, appunto, occorre a dipendenti in caso di problematiche aziendali di questo tipo “.

Alle dichiarazioni del Segretario Provinciale Fiom Cgil seguono anche quelle di un lavoratore, Carmine Marano, il quale munito di documentazione articola in modo più specifico le problematiche dell’azienda. “ Nel 2005 Massimo Pugliese ha preso in mano le azioni dell’azienda grazie a un finanziamento di 10 milioni di Euro e dalle promesse di assunzioni alternative e aumento di stipendio siamo passati alla cassa integrazione e alla riduzione del personale … pensate che da 230 dipendenti ora ne siamo 65, uno scandalo! “

“ Il Fondo Cometa – continua Marano – ci è stato negato e non sono bastate le denunce in quanto abbiamo ricevuto come risposta il silenzio. L’unica nota positiva è legata all’impegno del Prefetto, Carlo Sessa, il quale sta facendo tutto il possibile per risolvere questa situazione ma l’Inps ha respinto ogni tipo di collaborazione o confronto. In pratica, l’azienda ha dichiarato di essere indebitata e la Previdenza Sociale ritiene che non può pagare le 8 settimane, sopracitate dal Dott. Scarpa “.

Situazione insostenibile e pacchiana dalla quale sembra non esserci una via d’uscita ma i manifestanti non demordono, ne tanto meno abbandonano la loro postazione.

“ Aspettiamo un incontro e una risposta esaustiva – conclude Scarpa – se ciò non avverrà noi non abbandoneremo la nostra posizione e non ci muoveremo dall’Inps … è arrivato il momento di dire basta a questo scempio, costi quel che costi! “ 

Source: www.irpinia24.it