Si inizia a delineare il quadro politico in vista della presentazione delle liste prevista per il prossimo 7 maggio. Da un lato lo schieramento guidato dal candidato sindaco Giandonato Giordano con esponenti di centro sinistra. Dall’altro lato, dopo l’accordo programmatico tra i gruppi di Francescantonio Siconolfi e Francescantonio Rossi, Antonio Gentile e Vito Luongo, insieme ad altri sostenitori della lista, si inizia a dar vita alla seconda aggregazione.

Stretto riserbo su chi dovrà capeggiare l’alleanza, intanto si lavora per chiudere la lista. Su tale scia resta da capire l’appello lanciato dal comitato civico “GuardiAmo Avanti” coordinato da Salvatore Pignataro che attraverso il suo fedelissimo Pietro Celetti spiega: “ Sarebbe opportuno mettere insieme le migliori energie ed esperienze del paese. La gente ha apprezzato di discutere sui programmi e non sulle persone. Rispetto alla composizione delle liste chiediamo che siano rispettate le quote di esperienze e rinnovamento. Di persone e di idee. Come e’ accaduto negli altri comuni. Sarebbe opportuno, che nelle liste che si andranno a comporre chi ha avuto esperienze in passato dica alla gente cosa ha fatto per il paese per meritare la ricandidatura.”

Intanto proprio alla luce della costituzione dei due schieramenti, si s’ costituito un nuovo gruppo di centro composto da Nunzio Di Leo, Mario Giordano, Umberto Maiorano, Gerardo Di Leo, Carmine Di Santo, Toni Di Leo, Gerardo Damiano e Pietro Valvano che spiegano in una nota: “ Dopo aver assistito, con meraviglia e delusione, alla nascita delle  solite divisioni che per l’ennesima volta inquinano il panorama elettorale preamministrativo, il gruppo sollecitato fortemente dalla propria base elettorale, intende dare un contributo concreto in questo momento di confusione e ricondurre nell’ambito politico la soluzione del problema amministrativo sottraendolo alle avventure personali di qualcuno o ad acerbi rinnovamenti di altri.

In questo senso nei prossimi giorni incontrerà la compagine di centrosinistra rappresentata da Giandonato Giordano per cercare intese su programmi sei e realizzabili e su profondi rinnovamenti di uomini e idee necessarie per Guardia. In particolare – concludono gli esponenti del nuovo gruppo politico di centro – un programma operativo per i prossimi 5 o 10 anni con contestuale formazione e individuazione di una giovane classe dirigente che pero’ si sia misurata positivamente sul campo. Crediamo che Guardia non potrà essere affidata all’improvvisazione senile ne giovanile.”

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