L’Avellino rinasce nel gioco e nella grinta, ma al Piola finisce 1-1
Punto importante conquistato a Vercelli per i Lupi che sembrano tornati sotto il profilo psicologico. Il ritorno di Tesser fa bene ai Lupi ma d’ora in avanti si dovrà vincere
Vercelli – La risposta c’è stata. Tesser si riprende l’Avellino, la quale nonostante le assenze pesanti esprime un bel gioco in un campo ostile come quello di Vercelli. La sfortuna e il poco cinismo accompagnano per tutta la prima frazione i Lupi (palo di Castaldo) poi nella ripresa, gli stessi hanno la forza di riagguantare un rocambolesco svantaggio e sfiorare allo scadere un’incredibile vittoria. Buona la prima per l’allenatore veneto, grinta e carattere sembrano tornati … speriamo non sia solo un fuoco fatuo.
ALTRO VOLTO. L’Avellino, tornata alle redini di Tesser, imprime da subito la sua manovra offensiva creando diversi rattacapi alla retroguardia piemontese. Castaldo (11’), servito da D’Angelo sugli sviluppi di un corner, di zuccata prova a sorprendere Pigliacelli, il quale con un balzo felino riesce a dire di no. Pochi minuti dopo, medesima dinamica, sempre il bomber di Giugliano prova a lasciare il segno, ma l’estremo difensore della Pro Vercelli è bravo a neutralizzare la conclusione.
Castaldo, indemoniato, continua a regalare spettacolo e allo scadere dei primi 45’ è protagonista di due colpi d’alta scuola. Prima il tacco che lancia Insigne a rete, ma il fantasista calcia male e non impensierisce Pigliacelli, e poi, in azione personale sulla trequarti, dribbla la marcatura e spara a giro timbrando il palo. Fortuna poca, ma l’Avellino c’è … mentre la Pro Vercelli, tra le mura amiche, è inesorabilmente alle corde.
BATTI E RIBATTI. Nella ripresa succede di tutto. La Pro Vercelli sfiora due volte il vantaggio nel primo quarto d’ora; prima con Coly, che sfrutta una palla vagante in area calciando però malissimo, e dopo con Marchi che, in contropiede, riesce ad anticipare la chiusura di Biarschi in scivolata e per poco non beffa Frattali preso in contro tempo.
Ma la vera svolta del match arriva all’80’ grazie a una punizione di Mammarella all’altezza dei 25 metri, il quale pesca la testa di Coly che schiaccia a terra, e con l’ausilio di una deviazione di Rossi, la sfera termina in rete. Un giro di lancette, Castaldo subito riagguanta i piemontesi sfruttando un cross al bacio di Bastien (entrato al posto di Insigne), e sempre di testa batte Pigliacelli ristabilendo la parità al Silvio Piola.
Parità che poteva essere ribaltata al fotofinish per via di un’uscita assurda di Pigliacelli a centrocampo, maturata per tentare di fermare un contropiede irpino. Joao Silva, d’astuzia, riesce a rubare palla all’estremo difensore piemontese, ma non calibra bene il tiro dall’eccessiva distanza e l’occasione per espugnare il Silvio Piola svanisce con quest’ultima conclusione.
WORK IN PROGRESS. Finisce così, un punto per parte per un chiaro scontro in chiave salvezza. Ai punti l’Avellino avrebbe meritato qualcosa in più, ma per gli uomini di Tesser, i quali sembrano aver finalmente ritrovato la grinta da tempo smarrita, va bene anche così . Ora sotto con le prossime gare, se i Lupi mostreranno lo stesso carisma e la stessa fame di oggi, la salvezza sarà facilmente raggiungibile e il finale di campionato sarà dolce e indolore.
di Michael Mambri