Ex Isochimica, firmato il decreto per l’istituzione del Fondo per le vittime dell’amianto

Adesso la battaglia si sposta su un altro fronte, una regolamentazione che garantisca pari diritti di accesso al Fondo

IsochimicaAvellino – Da quando è stata data notizia dell’assemblea pubblica indetta dal comitato “Amianti e Lavoratori ex Isochimica” il quadro dei fatti si è modificato, così come le intenzioni dei lavoratori. Se una settimana fa si parlava di andare verso una protesta forte ma civile presso il Ministero del Lavoro a Roma, oggi c’è cauto ottimismo tra i lavoratori.

A parlare è un rappresentante del comitato: “I primi due passaggi, importantissimi, sono stati fatti: l’emendamento per istituire un Fondo, presso il Ministero del Lavoro, con una dotazione di 2 milioni di euro annui per il triennio 2016-2017-2018 (fondo specificamente finalizzato all’accompagnamento alla quiescenza per tutti quegli operai che non maturino i requisiti ai fini pensionistici fissati  dalla Legge di Stabilità e che non possono essere lasciati senza tutela, ndr) e, finalmente, la firma del decreto il 7 aprile da parte del Ministro Poletti, notizia arrivata ieri sera. Quindi il Ministro delle Finanze ha dato l’ok, garantendo la copertura del fondo; adesso manca quella che possiamo definire una formalità, la firma da parte del Ministro Padoan. L’ultimo passaggio da compiere riguarda le modalità e i criteri che regolamentino l’accesso a Fondo da caso a caso per tutti i lavoratori, per farlo, presumibilmente, verrà istituito un tavolo con l’INPS Nazionale a cui dovranno partecipare le sigle sindacali che ci rappresentano qui sul territorio ma anche a livello nazionale”.

La battaglia – prosegue – è ancora lunga ma almeno per quanto riguarda la bonifica abbiamo ricevuto riconoscimenti. Se prima ci definivano terroristi, adesso ci ringraziano per la nostra battaglia, partita da Borgo Ferrovia insieme alla popolazione, e che, notizia di qualche giorno fa, porterà all’abbattimento dei due capannoni”.

Adesso il problema che ci preme affrontare nell’immediatezza – spiega – riguarda il tavolo da istituire insieme all’INPS. Vogliamo fortemente che ci sia un confronto tra sindacati ed INPS per evitare che il Fondo anziché appianare le discrepanze, le acuisca, precludendo l’accesso a parte dei lavoratori. È il caso, ad esempio, delle finestre pensionistiche istituite dal Ministro Maroni, e precedenti alla riforma Fornero, fatte in virtù di una aspettativa di vita più lunga ma nel nostro caso è l’esatto contrario, la nostra aspettativa di vita si è abbassata”.

Al tavolo dei lavori presenti i rappresentanti delle sigle sindacali UGL e CISL che hanno garantito il loro supporto ai lavoratori in questa battaglia, mettendo loro a disposizione i tecnici e rappresentanti. Come spiega Costantino Vassiliadis (UGL): “Adesso è stato firmato l’emendamento per l’istituzione del fondo ma in questo momento c’è bisogno di chiarire come possono accedere alla quiescenza questi lavoratori affinché possano veramente risolvere le loro problematiche”.

Qualche settimana fa abbiamo fatto unitariamente con tutte le sigle sindacali e il comitato dei lavoratori una richiesta di audizione alla Camera presso la Commissione Lavoro per capire come poter lavorare alla situazione; pochi minuti fa ho sentito l’Onorevole Renata Polverini che mi ha detto che stanno costruendo un incontro informale con l’ufficio di presidenza della Commissione per accelerare i tempi e ottenere l’incontro in settimana e capire, finalmente, come poter dare una mano a tutti questi lavoratori” conclude.

Source: www.irpinia24.it