Incontro sulla crisi in Irpinia – Foti: “Sarò ottimista quando tutti faremo l’interesse della comunità”

Molte le autorità del territorio che hanno partecipato all'incontro promosso dalla CISL IrpiniaSannio, nel quale si sono affrontati diversi temi e sono state avanzate proposte per il benessere collettivo

IMG_4435Avellino – “L’Irpinia ai tempi della crisi..” è stato il tema della tavola rotonda che si è tenuta questa mattina al Palazzo Caracciolo di Avellino. L’evento ha visto la presenza di molte autorità del territorio e ha messo in luce, attraverso alcune indagini territoriali, alcuni dei problemi e delle possibili soluzioni per risanare l’Irpinia dalla crisi.

Mario Melchionna, segretario generale CISL IrpiniaSannio, ha dato il via ai lavori con una breve introduzione: “La crisi interessa il nostro territorio da anni e intendiamo portare oggi, alla riflessione di tutti, lo scenario e soprattutto le prospettive che vogliamo avanzare. Abbiamo affidato all’associazione ANTEAS e ANTROCOM le ricerche e speriamo di riuscire a ricavare delle proposte plausibili per un miglioramento dello stile di vita”. 

A moderare l’evento, Generoso Picone, direttore de “il Mattino” Avellino: “Questo convegno capita in un momento particolare, in cui si spera in un minimo di ottimismo. Il nostro territorio si trova oggi fortemente segnato da una necessità importante, ossia quella di rispondere a nuovi bisogni. La crisi non passerà in tempi brevi, ma è necessario che l’ Irpinia capisca che da questi luoghi possa nascere solo una risposta plausibile”.

Michele barbone, presidente ANTEAS CISL Avellino parla degli obiettivi che si propone l’associazione:  “ANTEAS si occupa dei bisogni di persone giovani e anziane; il nostro obiettivo è quello di eliminare il divario comunicativo tra giovani e anziani e favorire la comunicazione, che potrebbe essere un elemento positivo per la crescita del territorio. Occorrono azioni politiche sindacali atte a coinvolgere tutte le persone e a favorire l’inserimento nella società; noi tutti dobbiamo concorrere alla crescita sociale”.

Antonio Savarese, presidente ANTEAS CISL Campania introduce invece i temi dell’indagine :” Il lavoro fatto è estremamente importante. Dalla ricerca emerge un quadro preoccupante: diminuzione delle nascite e aumento della popolazione anziana. Ciò è un dato allarmante, ma può creare anche risorse positive se attingiamo all’esperienza di questa ultima fascia.  E’ proprio da questo presupposto che ho avuto l’ idea di poter stabilire un nuovo programma che renda molto più incisiva l’ azione di ANTEAS sul territorio, da 20 anni esperta della terza età”.

A realizzare il lavoro, insieme alla CISL IrpiniaSannio, Michela Forgione, presidente  del polo meridionale ATROCOM onlus Campania: ” Quello che è saltato subito all’ occhio è un malessere sociale di natura antropologica con un disagio delle comunità. Attraverso indagini e focus group abbiamo individuato una disfunzione su un’ autonomia intellettuale; il nostro presupposto era di analizzare nel piccolo le cause e le proposte che poi potremmo rilevare a carattere maggiore. Abbiamo riscontrato un disagio maggiore soprattutto nella fascia dei 28/41 anni che porta a problematiche pericolose, come il tasso di suicidi a causa delle riduzioni delle comunità. Queste ultime diminuiscono a causa de l’emigrazione che provoca un indebolimento degli investimenti delle famiglie, incidendo sull’ economia del territorio”.

Anche il sindaco di Avellino, Paolo Foti è intervenuto sulla questione: “Tradizionalmente la CISL presenta uno studio sullo stato di salute sociale ed economico della provincia di Avellino, ma quest’ anno ha fatto di più andando ad approfondire ulteriormente i fenomeni della nostra provincia. Il comune di Avellino è il primo in Campania ad aprire il censimento al terzo settore, a cui vanno riconosciuti meriti. In questi giorni stiamo molto lavorando sull’ emergenza migranti, ma la città di Avellino ha difficoltà a trovare locali adatti all’accoglienza.  Si è soliti immaginare che gli eletti dal popolo abbiano poteri di indirizzi e di controllo, ma ciò è un’ ipocrisia. La desertificazione industriale che c’ è in questa provincia e lo spopolamento sono dati allarmanti.

Il problema ora è cosa possiamo fare noi; – Conclude Foti – cerchiamo di mettere insieme gli interessi di varie comunità a quello che è un fatto reale. E’ importante mettere al confronto il sistema imprenditoriale, perché non si può più immaginare che sia solo il popolo a fare ricchezza. Sarò ottimista nel momento in cui tutti insieme riusciremo a fare l’ interesse della nostra comunità”.

Carlo Sessa, prefetto di Avellino conclude: ” Il quadro preso in considerazione è stato molto vasto. L’operato della CISL e di tutte le organizzazioni sindacali di questa provincia è stato molto attento e sempre positivo; l’attuale situazione del territorio potrebbe essere risollevata con la distribuzione di piccole economie. In altre realtà la crisi si è fatta sentire molto di più rispetto a quella irpina, che è riuscita a proseguire con l’unità della famiglia. La riforma degli enti locali ha tante difficoltà economiche e finanziarie; bisogna velocizzare gli interventi degli enti pubblici e regionali e risolvere i problemi in modo più rapido e immediato”. 

di Carmen Vottariello

Source: www.irpinia24.it