Giornata della Consapevolezza dell’Autismo, le famiglie in Regione: “Lottiamo per i diritti dei nostri figli”

"Come potrebbe esserci un dopo di noi senza un presente?", una delle difficili domande che tantissimi genitori di ragazzi autistici si pongono quotidianamente. Il coordinamento AutCampania dà voce alle famiglie con un documento presentato alla Giunta Regionale

autismoAvellino - In occasione della Giornata Internazionale della Consapevolezza dell’Autismo abbiamo avuto modo di parlare con la Presidente dell’associazione nazionale “Noi, un sorriso e gli autismi” Imma Faravolo, impegnata, insieme a tantissimi genitori con figli con disturbo dello spettro autistico, a difendere i loro diritti.

La nostra è una realtà basata sul volontariato  – spiega la Faravolo – non vengono richieste quote associative. La nostra esistenza si basa esclusivamente sul sostegno reciproco tra le famiglie. Il mio titolo di Presidente lo definirei solo figurativo. Per istituire un’associazione è necessario un direttivo, ciò non significa che abbiamo una gerarchia. Siamo una grande famiglia, fatta di genitori forti, pronti a mettersi in gioco, e dei nostri figli che hanno dei diritti, non ancora rispettati come meritano”.

La difesa di questi diritti è la massima priorità dell’associazione: “Pur non essendo avvocati, abbiamo dovuto studiare i diritti e i doveri dei nostri figli. Non dimentichiamo che fra noi ci sono genitori che hanno conosciuto l’autismo quando ancora non se ne parlava. Non chiediamo nulla come associazione, anzi. La nostra battaglia si basa sull’ottenimento di un sostegno economico adeguato per le famiglie. La nostra associazione si occupa esclusivamente di un recupero sociale attraverso le leggi, della lotta sul territorio per i diritti della famiglia e del ragazzo autistico”.

La condizione di queste famiglie è davvero complicata e le tortuose leggi non aiutano a semplificarla. Per questo l’Associazione, insieme a moltissime altre, si è mossa per chiedere alla Regione Campania un diritto non ancora riconosciuto, l’assistenza indiretta modello Sardegna : “La nostra battaglia si è unita a quella di altre associazioni sotto un unico coordinamento, grazie al quale abbiamo realizzato un documento in cui – spiega la Favarolo – quanto vorremmo e riteniamo giusto riconoscere alle persone con autismo è espresso in maniera più chiara e dettagliata. Oggi in Campania, sia nell’ambito sanitario che in quello socio-assistenziale, esistono due alternative: l’assistenza diretta che coinvolge i centri pubblici o privati convenzionali, e quella co-gestita offerta dalle cooperative sociali. Non chiediamo l’abolizione di nessuna delle due opzioni, soltanto l’aggiunta di una terza. La nostra battaglia è descritta proprio in questo documento, redatto insieme a tutte le altre associazioni del coordinamento associazioni autismo Campania (AutCampania). Questo documento – ha aggiunto – non ha la pretesa di rappresentare un parere tecnico ma nasce basandosi sulle esperienze di vita reale di tante famiglie. Chiediamo solo il rispetto delle leggi, che non ci si fermi solo ai bambini e agli adolescenti ma si presti attenzione anche agli adulti per i quali, arrivati ad una certa età, lo Stato purtroppo prospetta solamente un convitto oppure un semiconvitto,o percorsi co-gestiti per qualche ora al giorno. Insomma in molti casi vero e propri parcheggi ad ore”,per non parlare poi del dopo di noi…come potrebbe esserci un dopo di noi senza un presente?

Spesso le famiglie deteriorate nel corpo e nell’animo non hanno altra alternativa che optare X questi 2 percorsi…e ciò significa allontanarsi dal proprio caro…dal proprio figlio…ad alcuni sta bene come percorso di vita X il proprio figlio per altri è una condanna a morte…una vera deportazione del proprio figlio.

La richiesta di queste famiglie propone una completa integrazione sociale degli autistici che abbia effetto su tutto l’arco della loro vita: “Pensiamo davvero che, con un approccio del genere, queste persone potrebbero dare tanto alla comunità. La persona con autismo – afferma Favarolo – deve essere riabilitata. Di certo non fra quattro mura, ma nel sociale. Anche coinvolgendoli nel mondo del lavoro a seconda delle loro capacità”. Attualmente il documento dell’AutCampania è stato protocollato in Regione Campania: “Abbiamo sottoposto il tutto al Presidente De Luca,  e per conoscenza anche al commissario di Governo Joseph Polimeni, al Consigliere per la Sanità Enrico Coscioni e al Presidente della V commissione consiliare Raffaele Topo. A distanza di tre settimane, non siamo stati ancora convocati. Ma siamo fiduciosi, al Governatore De Luca riconosciamo la completa predisposizione all’ascolto e la voglia di collaborare per realizzare un nuovo progetto di vita per gli autistici e le loro famiglie”.

Anche in Irpinia la Giornata non passa in osservata. A Montella, presso la scuola elementare, la portavoce dell’Associazione ha promosso una bellissima iniziativa per avvicinare di più i bambini al mondo dell’autismo. “Verrà letta ai bambini in classe una favola dal titolo ‘Il Gattino Blu’ per creare un momento di confronto tra gli alunni e gli insegnanti. Inoltre, come gesto simbolico – ha spiegato Addolorata Gambone – metteremo dei palloncini blu lungo la ringhiera della scuola ed un manifesto per sottolineare l’importanza di questa giornata. Verranno anche distribuiti utili suggerimenti, anche per genitori ed educatori, tratti dal libro di Ellen Notbohm ‘10 cose che ogni bambino con autismo vorrebbe che tu sapessi’ e il testo ‘Sono Autistico! Ecco cosa mi piacerebbe dirti’ ”.

Il comune di Montella, inoltre, illuminerà il campanile della Chiesta di Santa Maria del Piano dalle ore 20 alle ore 24 con una luce blu, colore dedicato a questa silenziosa diversità.

Source: www.irpinia24.it