Avellino – “ La classifica è ancora buona, l’anno scorso quando ho avuto la guida del Catania era peggio la situazione. L’Avellino ha un buon organico e sono felice di essere qui. In questi anni ha fatto tanto e ora bisogna cercare di tirar fuori quel sangue che finora è venuto a mancare “ – queste le parole di Marcolin ai microfoni della stampa -. “ Al di là del modulo – continua – sono i giocatori a fare la differenza. A me piace il 4-3-3 ma l’anno scorso avendo Rosina, che è bravo tra le linee, ho dovuto adattarmi a ciò che avevo a disposizione “.

Sull’Avellino – “ I giocatori li conosco tutti e ho già delle idee per la testa su come giocare “.

Sugli obiettivi – “ C’è bisogno di una scintilla per riprendere la marcia. Partiamo una partita alla volta, da Crotone, poi Latina e poi Pescara. Cerchiamo di centrare prima la salvezza e dopo si vedrà “.

Sulla chiamata – “ Come ho già detto, sono felice di essere qui e ci sono arrivato correndo (ride). C’è stato un mio amico qui, Massimo Rastelli, e mi rendo conto del lavoro che ha fatto, proveremo a ripeterlo “.

Sul gioco – “ Oggi è come il primo giorno di scuola. C’è bisogno di una costruzione di squadra nuova. Le mie squadre sono state tutte abituate a giocare a pochi tocchi poii se c’è qualche elemento che ama portare palla, con il lavoro si modificherà questa caratteristica “.

Sullo zoccolo duro – “ Bisognerà ripartire da li ma senza pressioni. Castaldo ha sbagliato il rigore ma i rigori li sbaglia solo chi ha il coraggio di tirarli. Nel dna di questa squadra c’è la forza di riprendersi da questo brutto momento e con il lavoro cercherò di invertire la rotta “.

Sul Crotone – “ Squadra che sta facendo un grande campionato e la mano dell’allenatore si vede. Al di la di tutto non dobbiamo pensare a questo ma ad arrivare concentrati a sabato per fare punti “.

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