Giovani, innovazione e sviluppo sostenibile protagonisti del Programma di Sviluppo Rurale 2014/20

A breve l'uscita dei bandi. "Una fase iniziale iniziale di sperimentazione - spiega il dottor Diasco - che ci aiuterà a capire come soddisfare le esigenze del settore agroalimentare"

lioni d'amelio mortaruolo diascoLioni - Il Programma di Sviluppo Rurale 2014/20 di nuovo protagonista in Irpinia.

Se n’è parlato questo pomeriggio presso il Centro Sociale di Lioni dove la Presidente del Consiglio Regionale Rosetta D’Amelio ha incontrato il dott. Filippo Diasco, Direttore Generale delle Politiche Agricole e Forestali della Campania, e l’onorevole Mino Mortaruolo, nominato vice presidente dell’VIII commissione consiliare permanente Agricoltura. 

A dare via al convegno il dottor Diasco che ha brevemente esposto i punti cardine del Programma e la centralità delle aree interne: “Giovani, innovazione e sviluppo sostenibile, da questi elementi non possiamo prescindere. Il Programma riguarda un lasso di tempo che parte dal 2014, abbiamo perso già due anni. E’ nostro obiettivo puntare ad un veloce recupero”. E’ idea diffusa nella nostra regione – aggiunge Diaspro – dividere la Campania in aree interne e costa e credere, soprattutto, che quest’ultima abbia più importanza dell’altra. I sei punti su cui si basa il Psr smentiscono questa idea. Ben quattro punti, infatti, si riferiscono proprio alle aree interne ponendo l’attenzione su fattori caratteristici quali l’agricoltura biologica, la tutela degli agricoltori che lavorano in montagna per evitare l’abbandono di quelle zone e le basse emissioni di carbonio, per favorire l’adattamento ai cambiamenti climatici; verranno, inoltre, utilizzati impianti per produrre energia rinnovabile. Non mancherà – ha concluso – il sostegno alle imprese locali”.

Presenti al convegno numerosi sindaci e associazioni, alcuni dei quali sono intervenuti per mettere all’attenzione del tavolo numerose problematiche; fra questi il sindaco di Lioni Rodolfo Salzarulo che ha sottolineato l’importanza del contratto di fiume e la problematica del dissesto idrogeologico: “Se la Regione non porrà rimedio subito, la Campania rischia di rimanere zoppa. Bisogna scommettere sui territori e consentirne la massima tutela”. Altro problema sollevato dal primo cittadino, il Parco dei Monti Picentini: “Abbiamo da una parte un Parco praticamente abbandonato a se stesso e i lavoratori delle Comunità Montane fermi perché privati dello stipendio. Non è una situazione accettabile, è necessario un riassetto immediato”.

lioni d'amelio diascoAltro intervento dagli spunti interessanti quello di Gianpiero Marotta, Coldiretti: “Tra i più grossi freni di cui sono vittime gli agricoltori e imprenditori dell’agroalimentare c’è la burocrazia. Gli iter burocratici sono lunghi e complessi, più volte gli imprenditori ottengono i finanziamenti richiesti quando ormai l’azienda è già verso la chiusura. Un altro discorso – ha spiegato – va fatto in merito agli agriturismi. E’ indispensabile vengano elaborate delle norme che prevedano la tracciatura della provenienza di ogni prodotto servito come garanzia sanitaria e di qualità”.

A conclusione dell’incontro la Presidente D’Amelio: “Le associazioni di categoria, i Gal, gli imprenditori e gli agricoltori dovranno usare questo mese per ottenere i finanziamenti offerti dal Psr. I primi bandi usciranno i primi di Marzo, un’occasione importantissima questa che ci consentirà anche di migliorarci per il prossimo futuro. Consideriamo, infatti – ha aggiunto -, la possibilità di capire dagli stessi agricoltori e imprenditori se ci sono possibilità di migliorarci per aiutare la categoria a poter usufruire al meglio dei finanziamenti a nostra disposizione. Anche per questo, ci riserviamo ulteriori incontri nel periodo subito successivo all’uscita dei bandi”. Gli intoppi non sono mancati: “Con De Luca abbiamo fatto una corsa contro il tempo per la messa in atto di questo Programma e, purtroppo, abbiamo registrato anche delle perdite dei finanziamenti, è la prima volta che accade in Campania. L’unica provincia che non ha perso nulla è stata proprio l’Irpinia. Indirizzeremo i finanziamenti lì dove ci sono margini di sviluppo e valorizzazione ma, soprattutto, ci concentreremo sui giovani e sul loro accesso al credito. Punteremo sull’innovazione, promuovendo collaborazioni con le Università e realtà come il CNR di Avellino. Insomma, tutta la filiera deve rendersi protagonista di questa opportunità”.

La D’Amelio, infine, ha portato avanti una nuova proposta che favorirebbe l’agricoltura e porterebbe ad un miglioramento della qualità della vita: “Considererei un successo la nascita di una rete che consenta a diversamente abili o persone che necessitano di recupero di poter essere impiegati nel settore agricolo. La Campania – ha concluso – diventerebbe un polo attrattivo per quelle aree sovrappopolate che non dispongono di queste risorse ma necessitano, comunque, di interventi di questo tipo”

Source: www.irpinia24.it