Irpinia Calcestruzzi – A rischio oltre 200 posti di lavoro

L'azienda ha ribadito la situazione di drammaticità in cui si viene a trovare, dove le è impedito anche la commercializzazione del prodotto

downloadLe OO.SS ( Filca Cisl e Fillea Cgil) insieme alla RSU e le maestranze interessate hanno ricevuto ieri una comunicazione della Irpinia Calcestruzzi – fSettore Estrattivo) che mette in libertà tutte le maestranze ivi impegnate nel settore cave (n.54 lavoratori), a seguito di sentenza del TAR Campania sezione distaccata di Salerno n.6B del 2L-l-20L6, che annulla un prowedimento autorizzativo all’attività estrattiva del Genio Civile [D.D. n. 20 e 78 del 201,3J. Tale ordinanza, oltre a sospendere immediatamente di tutte le attività estrattive, vieta anche la commercializzazione dei prodotti estratti. In data odierna si è tenuto presso l’unione degli Industriali una riunione richiesta dalla Filca Cisl, Fillea Cgil ed RSU aziendale per fare il punto ed avere maggiori informazioni.

L’azienda ha ribadito la situazione di drammaticità in cui si viene a trovare, dove le è impedito anche la commercializzazione del prodotto, ed inoltre ha precisato che fermo restando le azioni a tutela imprenditoriale in sede legale, ha confermato la messa in libertà dei 54lavoratori, ed ha annunciato che a breve si potrà gerierare una situazione di insostenibilità anche per il resto dei lavoratori dell’organico aziendale (circa 200 addetti). Le OO.SS. dal canto loro, hanno proclamato lo stato di agitazione di tutte Ie maestranze dell’lrpina Calcestruzzi con assemblea generale dei lavoratori nell’lmpianto di Pianodardine, per stabilire insieme tutte le iniziative necessarie ad evitare di perdere i posti di lavoro.

Inoltre le OO.SS, hanno chiesto al Sig. Prefetto di Avellino, di farsi promotore di convocare urgentemente tutte le parti interessate I Genio Civile, Azienda, Unione degli Industriali J, per verificare tutte le soluzioni possibili per scongiurare gli ‘imminenti prowedimenti di licenziamento. Questo è un altro colpo che viene inferto alla già precaria situazione occupazionale della provincia di Avellino e che inevitabilmente se non si trovano le giuste soluzioni, produrrà un effetto a catena su tutte le attività dell’azienda compreso quelli dei cantieri dell’edilizia e la filiera interessata.

Source: www.irpinia24.it