Avellino di ferro e orgoglio – Braglia gelato da Mokulu allo scadere
I Biancoverdi allungano la striscia positiva strappando un punto allo scadere agli emiliani. Cambi provvidenziali per Tesser che corregge le crepe risolvendo i problemi ... ora sotto con il Cagliari!
Modena – Se è vero che la determinazione è un’arma letale, l’Avellino ha dimostrato ancora una volta di possederne in quantità industriale. Dopo una gara fiacca con pochissime emozioni i Lupi vanno sotto a un quarto d’ora dal triplice fischio, ma grazie alla pazienza che predilige i saggi si rimette in carreggiata grazie alla zuccata vincente di Mokulu, subentrato a uno spento Tavano, allo scadere che, ritrova la matassa e consolida il settimo risultato utile consecutivo, consacrando il monito che agli uomini di Tesser la parola sconfitta non appartiene.
LA GARA. Ritmi blandi fin dalle prime battute con emiliani e campani che si studiano senza osare più di tanto, in quanto intimoriti dai potenziali contropiedi. Solo D’Angelo ha un’occasione ghiotta (28’) che divora clamorosamente a due passi da Provedel. Il resto è di poca rilevanza tattica con trame poco fluide e spesso ingolfate dalle morse di due mediane più che attente.
APRISCATOLE. Nella ripresa il copione varia di poco ma i padroni di casa riescono a sfruttare l’unico errore in copertura di Jidayi (74’), il quale su un cross dalla sinistra di Luppi perde la marcatura di Berlingheri, che a due passi da Frattali non sbaglia. La rete manda un po’ in tilt l’Avellino che sbaglia molte palle semplici favorendo il pressing avversario che si fa sempre più pericoloso a causa delle percussioni di Stanco e Nardini, i quali ci provano da distanza ravvicinata ma senza fortuna.
CAMBI PROVVIDENZIALI. Tesser corre ai ripari e getta nella mischia Mokulu, Insigne e Sbaffo. Grazie all’imprevedibilità delle mezze punte e i centimetri del gigante belga la musica cambia e i Lupi con carattere e orgoglio riprendono le redini del match sfiorando il gol a pochi minuti dal 90’ con una rovesciata proprio di Sbaffo che trova, però, l’intervento miracoloso di Provedel. Non c’è timore, i Lupi di Tesser sembrano aver cancellato la parola sconfitta dal proprio vocabolario e fino alla fine spingono in pressing per agguantare un pari più che meritato che a una manciata di secondi dal finale arriva dai piedi di Gavazzi che dalla trequarti pennella per la testa di Mokulu, incontenibile, il quale annienta la marcatura e insacca alle spalle di Provedel.
VERSO IL PASSATO. Finisce così. Carattere, cuore e determinazione la sputano ancora e dal Braglia si ritorna in Irpinia con un punto d’oro che allunga la striscia positiva bianco verde in attesa di sabato prossimo ove nella tana del Lupo sarà ospite il Cagliari del grande ex di turno Massimo Rastelli. L’Avellino dall’ultimo incontro ha cambiato pelle e ora è più agguerrito che mai … i sardi sono avvertiti!
di Michael Mambri