Pd – De Blasio: “Si apre una nuova fase”
L'ex segretario motiva le sue dimissioni e descrive quale sarà il prossimo scenario: un Congresso straordinario anticipato e un Comitato che indicherà la rotta
Avellino – Carmine De Blasio, ormai ex segretario del Partito Democratico, si è presentato questa mattina dinnanzi alla stampa con un volto sereno e disteso, almeno all’apparenza, per spiegare le ragioni delle sue dimissioni.“Una scelta non scontata”, ha sottolineato De Blasio.
Il segretario aspettava difatti un passo indietro da coloro che lo scorso 14 dicembre hanno votato a favore della sfiducia, compreso i “franchi tiratori”. “Chiudiamo questa fase dopo un lungo brutto periodo, afferma l’ex segretario. Non ho da gettare veleno su nessuno. L’indisponibilità di tutti a muoversi dalle proprie posizioni ha determinato uno stallo e un blocco del partito. Dallo scorso 14 dicembre non si è registrata la volontà di superare gli ostacoli. Per risolvere l’ingovernabilità del Pd c’è bisogno di un Congresso anticipato”.
A questo punto saranno i vertici regionali del partito a stabilire le modalità e i tempi. Sicuramente sarà nominato un Comitato che spianerà la strada e indicherà la rotta. “Ho ritenuto compiere questo gesto per riportare al centro il protagonismo dei nostri iscritti ed elettori, continua. Abbiamo pagato un prezzo serio. Gli oppositori avevano immaginato una nuova Assemblea provinciale per poi approdare al risultato dello scorso dicembre. Non poteva esserci un commissariamento, in quanto la segreteria non è mai stata sfiduciata. A noi interessa, tramite questa scelta, togliere le minime ombre e grandi alibi che ci potevano essere”.
De Blasio, quindi, non ha fatto il gioco dei suoi “nemici” come si potrebbe pensare. Bensì ha lasciato il “trono” prima di essere ufficialmente spodestato. Un’astuta mossa politica, probabilmente. E a fronte di ciò ha voluto ribattere anche a chi è convinto che una volta fattosi da parte ogni problema sarà magicamente risolto: “In campo non ci sono solo i destini di un segretario. Abbiamo subito, in questa vicenda, anche il riflesso delle istituzioni. Da questo momento in poi di ricostruiscono le condizioni per portare il Pd a essere protagonista, come è stato negli ultimi due anni. Ringrazio tutti per la collaborazione, non solo quelli che mi sono stati vicini. Ognuno ha dato un valido contributo per affermare il partito in provincia e creare una discussione politica, un dibattito sociale anche tra i lavoratori e le sigle sindacali. E’ importante ritornare in questo contesto”.
Per l’ex segretario non è stato semplice arrivare a questa decisione, su cui ha avuto molto tempo per riflettere: “Nessuna pressione – dice – solo la richiesta della mia famiglia di dedicarle più tempo. Non chiudiamo un’esperienza politica, apriamo una nuova fase. Chi farà parte del Comitato darò tutto il contributo richiesto nella fase costruttiva e risolutiva dei problemi”.