Progetto “Attacchi Verdi” – Iandiorio (CSV): “Due interventi hanno già avuto un riscontro positivo”
Il progetto, che vede la collaborazione del CSV e la “Fattoria Sociale Isca delle Donne con il coinvolgimento di 8 associazioni di volontariato della provincia, prevede il riassestamento di aree verdi abbandonate
Avellino – “Attacchi verdi” è il nuovo progetto irpino che coinvolge aree abbandonate e prevede il loro riassestamento. Il progetto vede la collaborazione del CSV e la “Fattoria Sociale Isca delle Donne” con il coinvolgimento di 8 associazioni di volontariato della provincia, vincitrici del concorso. Il bando è stato presentato questa mattina presso la sede del centro servizi per il volontariato “Irpinia Solidale” di Avellino.
Stefano Iandiorio, presidente del CSV “Irpinia Solidale”, ha dichiarato: “Il progetto nasce con l’obiettivo di dare supporto al volontariato per il recupero di vari spazi verdi abbandonati. Vari comuni hanno aderito all’iniziativa tra cui Avellino con Rione Parco e Via Tagliamento, Chiusano San Domenico, Altavilla, Montefusco, Savignano e Conza della Campania. Questo vuole essere solo un primo approccio per stimolare la cittadinanza affinché un bene comune possa essere salvaguardato per la comunità coinvolgendo sia l’ ente comune ma soprattutto i cittadini e i più piccoli.
Le polveri sottili e lo smog aumentano ad Avellino e in irpinia – conclude Iandiorio - e lo spazio verde è importante: due interventi sono già stati realizzati, uno a Solofra e l’altro a Rione Parco e abbiamo avuto dei feedback positivi. Questo è il primo anno e diamo la possibilità anche ad altri paesi di fornire segnalazioni su altre aree su cui intervenire”.
Tempestivo è stato anche l’intervento di Luigi Fandelli, presidente della società cooperativa Gea Irpina Impresa Sociale Fattoria Sociale onlus: “ Siamo una cooperativa agricola e la nostra filosofia è dunque la tutela e la difesa del territorio. L’ idea di fondo è che l’ economia capitalistica di questi anni ha portato un impoverimento dei territori; l’ economia non deve mirare al profitto ma a stare bene quindi si deve tener conto del rapporto dell’ uomo con il territorio. Puntiamo al benessere comune e affinché ciò avvenga bisogna salvaguardare la natura. Abbiamo aderito volentieri al progetto per riportare il nostro territorio alla verde Irpinia che tanto ci è cara”.
Adele Galdo, responsabile dei progetti formativi individualizzati Gea Irpinia ha aggiunto: “La nostra cooperativa sociale, nata nel 2009, si occupa di agricoltura ed è molto funzionale in quanto ruota intorno a 5 punti: viticoltura, frutti rossi, conserve, miele e polo formativo. Questo perché bisogna dare delle basi solide a tutti i ragazzi che collaborano con noi ed è in virtù di ciò che ho incontrato il CSV. Tutti i ragazzi si sono resi disponibili ad imparare e a relazionarsi; il calendario del progetto è stato fatto in base alle esigenze del territorio. L’ importante è rendere vivibili questi spazi, noi in primis, senza coinvolgere necessariamente la politica. Le associazioni avranno anche la gestione e la cura poichè arricchire un posto significa arricchire se stessi”.
di Carmen Vottariello