Al Gesualdo “La parola canta”
Un recital di parole e canzoni che celebra la magia di Napoli e dei suoi più famosi artisti
Avellino – Al Teatro Carlo Gesualdo di Avellino Sabato 2, ore 21.00, e domenica 3 gennaio Teatri Uniti presenta La parola canta di Peppe e Toni Servillo con i Solis String Quartet (Vincenzo Di Donna, violino Luigi De Maio, violino Gerardo Morrone, viola Antonio Di Francia, cello) suono Massimo D’Avanzo, disegno luci Francesco Adinolfi, direzione di scena Daghi Rondanini.
Un concerto, un recital, una festa fatta di musica, poesia e canzoni che celebra Napoli, l’eterna magia della sua tradizione vivente, l’importanza dell’incontro fra le epoche e della più ampia condivisione culturale. In questa speciale occasione Peppe e Toni Servillo, con il prezioso e suggestivo supporto dei Solis String Quartet, cantano poesie e recitano canzoni, facendo rivivere e rendendo omaggio ad alcune delle vette più alte della cultura scenica partenopea, fra letteratura, teatro e musica.
La parola canta attraversa l’opera di autori classici, da Eduardo De Filippo a Raffaele Viviani, da E. A. Mario a Libero Bovio, fino a voci contemporanee come quelle di Enzo Moscato, Mimmo Borrelli e Michele Sovente. Un filone inesauribile di fantasia e ricchezza poetica da cui nasce e di cui si nutre la creatività scenica straordinaria di Peppe e Toni Servillo che qui, dopo il successo internazionale dell’eduardiano Le voci di dentro, rinnovano in scena il loro irresistibile sodalizio artistico.
“Mi sento in debito con Napoli, per la grande ricchezza che mi ha donato, una ricchezza che cerco di trasmettere in giro per il mondo nei suoi aspetti più nobili, riflessivi, tragici. Tutto il mio lavoro si alimenta della complessità di Napoli, che è comunque vita.
La parola canta è uno spettacolo dove il teatro si fa musica e la musica si fa teatro. Là dove il teatro talvolta non riesce, la musica ricapitola la nostra esistenza e ci consente di immaginarne un’altra in un luogo che non c’è, totalmente astratto, che non esiste, che non si vede.
In questo non luogo nasce La parola canta: un luogo dove lo spettatore può liberare tutta la sua immaginazione. I testi dei vari autori in questo contesto moltiplicano il valore dei loro contenuti a confronto con la musica e le canzoni che io e Peppe abbiamo scelto, insieme ai bravissimi musicisti del Solis String Quartet.
E a proposito di canzoni mi ha sempre molto colpito quello che François Truffaut faceva dire a un suo personaggio sostenendone l’importanza: “Le canzoni aiutano la gente perché dicono la verità. Anche se sono sceme dicono la verità, ma del resto non sono sceme perché non lo sono mai”. E nel caso della canzone napoletana si tratta spesso di autentici capolavori della letteratura musicale mondiale” Toni Servillo.
Poesie e canzoni: Napule, di Mimmo Borrelli – 2011, Tarantella del Vesuvio, di Antonio Di Francia – 2001, Canzone appassiunata, di E. A. Mario – 1922, L’ommo sbagliato, di Raffaele Viviani - 1931, ‘A Sciaveca, di Mimmo Borrelli – 2007, ‘O guappo ‘nnammurato, di Raffaele Viviani – 1910, Litoranea, di Enzo Moscato – 1991, Guapparia, di Libero Bovio e Rodolfo Falvo – 1914, Commedianti, di Franco Marcoaldi – 2010, Allegretto pizzicato dal Quartetto n. 4 di Bela Bartok -1927, O’ festino, di E.A. Mario e Pacifico Vento – 1918, Mozartango, di Antonio Di Francia e Gerardo Morrone – 2004, Vincenzo De Pretore, di Eduardo de Filippo – 1948, Està – Nun voglio fa’ niente, di Libero Bovio e Nicola Valente – 1913, ‘A casciaforte, di Alfonso Mangione e Nicola Valente – 1928, Dove sta Zazà, di Raffaele Cutolo e Giuseppe Cioffi – 1944, Maruzzella, di Enzo Bonagura e Renato Carosone – 1954, Movimento di tarantella, dal Quartetto n.4 di Fabio Vacchi – 2009, Fravecature, di Raffaele Viviani - 1930, Sconcerto, di Giorgio Battistelli - 2010, Sogno biondo,di Peppe Servillo e Mario Tronco – 2003, Minuano, di Pat Metheny -1987, Cose sta lengua sperduta, di Michele Sovente – 2002, Te voglio bene assaje, di ignoto – 1839, (L’elenco dei brani è suscettibile di variazioni, e non è da intendersi quale scaletta dello spettacolo).
Al Teatro Comunale di Airola Lunedì 28 dicembre alle ore 20.45, Rosaria De Cicco e Ernesto Lama in Una sera a…
tratto da Una sera a Sorrento con Lello Giulivo, regia Ivan Sergeevič Turgenev.