Area Vasta, De Luca: “La Campania sta voltando pagina”
Finisce tra gli applausi e le grida di consenso l'intervento del Presidente della regione nella sala consiliare di Avellino
Avellino - Ritorna, per la sottoscrizione dell’accordo sull’Area Vasta di 30 comuni irpini, il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Come lui stesso ha sottolineato “le distanze non si annullano solo simbolicamente, ma anche fisicamente. Da quando mi sono insediato sono stato sempre presente nei vostri territori, ad assumere impegni, non a fare chiacchiere”.
Si apre così l’incontro a Palazzo di Città, tenutosi nella sala consiliare, alla presenza dell’amministrazione in toto e dei riferimenti del Pd irpino. Il Sindaco Foti, con soddisfazione, ha accolto la stipula dell’atto. “Siamo alla sottoscrizione di un progetto di lavoro e sviluppo per i nostri territori - ha chiarito il primo cittadino avellinese – adesso a noi tocca studiare e fare sistema. La presenza del nostro Presidente non è solo un atto formale, ma ha un significato politico e amministrativo ben preciso. Non a caso il Governatore campano ci insegna che in politica bisogna essere prima di tutto uomini e sono fermamente convinto che anche in questo progetto, che è la nuova frontiera del nostro territorio, ci accompagnerà e assumerà la sfida che abbiamo davanti in prima linea. In bocca al lupo, dunque, a tutti noi”.
Senza ulteriori lungaggini, la parola all’ospite più atteso, accolto con calore dai cittadini e dai lavoratori delle cui vertenze la giunta regionale si sta occupando. “Il ruolo delle aree interne è fondamentale – ha esordito così Vincenzo De Luca - noi lo abbiamo sempre saputo e ora dobbiamo lavorare affinché si concretizzi uno sviluppo più ordinato e civile, sottraendo le aree costiere alla congestione e quelle interne al lento declino cui stavano andando incontro”.
Il Presidente della regione si è poi soffermato a raccontare dei lavori e degli interventi posti dall’inizio del suo mandato, ricordando l’apertura di un lotto della Lioni – Grottaminarda, i lavori alla funicolare Mercogliano – Montevergine (riapertura prevista per marzo, aprile circa) rispetto ai quali De Luca ha definito “degrado e sciatteria non poter raggiungere il santuario”. E’ prevista poi una spesa di 160 milioni di euro per la rete ferroviaria e un secondo investimento per l’eliminazione dei passaggi a livello nella tratta Salerno – Avellino, con una prosecuzione verso Benevento. Infine si immagina un collegamento ferroviario diretto con il Campus Universitario di Fisciano, anche perchè come spiegato dal Presidente della Campania “c’è un’emorragia di giovani al di fuori dei nostri territori che va fermata”.
De Luca, che prima di giungere in Comune, si era recato sul sito di Isochimica, ha rinnovato il pensiero che “la priorità delle emergenze ambientali è assoluta e che il caso Isochimica è sullo stesso piano del caso Bagnoli. Non importa se la spesa sarà di 10 o 15 milioni di euro, ma il 2016 dovrà essere l’anno di avvio a risoluzione di questi problemi”.
Non mancano le stoccate ai giornalisti, ritenuti da De Luca in una certa misura co-responsabili del clima di astio che a macchia d’olio si stende sulla nostra Regione. “Non mi interessa delle chiacchiere – ha asserito il Governatore – delle mozioni di fiducia o sfiducia(riallacciandosi anche alla spaccatura nel Pd avellinese) andremo avanti a carrarmato sui nostri obiettivi. O facciamo così o perderemo un’occasione storica, sia chiaro anche ad Avellino, per voltare pagina. O lo si fa adesso o mai più”.
Tra le altre opere, considerate importantissime dal Presidente campano, figura anche il Polo conciario di Solofra. “Sollecito gli amministratori a farmi avere i progetti – incalza De Luca – Non è più tollerabile vivere in una zona nella quale si determina l’alternativa se l’acqua potabile la dobbiamo dare alle famiglie degli ultimi piani o la dobbiamo rendere utilizzabili per le produzioni industriali. Questo è il momento per affrontare di petto anche questo problema. Noi abbiamo qui un polo che è all’avanguardia in Europa per le produzioni di capi in pelle e dunque va difeso con grande attenzione”.
Avellino e Benevento, inoltre, ha garantito il Governatore, rientreranno nel programma di bonifica per quel che riguarda anche l’accumulo di ecoballe.
Un cenno doveroso anche ai fondi europei e quindi a quelli della stagione 2007 – 2013, che secondo il Presidente della regione rappresentano uno dei grandi fallimenti del governo precedente. “Le cose che diciamo si fanno, costi quel che costi - ribadisce con forza De Luca - Abbiamo perso a causa di chi ci ha preceduto tre miliardi di euro, quindi dovremo prevedere un capitolo di spesa per quelle opere già iniziate e non portate a compimento per l’incapacità di chi non ha sfruttato le risorse di cui disponeva. Se ci sono interventi idioti, però, non li finanzieremo, è evidente. Daremo una mano ai comuni per quel che riguarda le opere necessarie. Soldi da sprecare non ne abbiamo. Togliamoci dalla testa, dico agli amministratori qui presenti, marciapiedi e altre pippe i fondi europei devono servire a risolvere problemi infrastrutturali e a creare lavoro permanente. Sostegno all’imprenditoria, consorzi di impresa, il lavoro è la nostra sfida di responsabilità. Non mi serve frantumare e concedere fondi qui e là per piccoli interventi per farmi clienti perché finito tutto non ci sarà lavoro. Noi dobbiamo voltare pagina”.
A seguire trasporti, di cui l’Air ad avviso del governatore “è espressione di eccellenza campana”. Non tarda ad arrivare il messaggio al Capo dell’Opposizione e dirigente dell’azienda di trasporti, Dino Preziosi. “Nella vita bisogna decidere se fare il politicante o il dirigente – continua De Luca – ho dato disposizione al Presidente dell’Air le macchine di servizio. Non abbiamo macchine blu nella Regione Campania. L’Air probabilmente dovrà assorbire l’EAV, ma prima bisognerà risanare l’azienda dei trasporti napoletana. Credo sia motivo di grande orgoglio per Avellino”.
Sulla sanità, il Presidente della regione pone la chiosa: “La sanità è il principale servizio di civiltà. Stiamo eliminando tutte le porcherie clientelari, pre e post elettorali, facendo ritirare varie assunzioni illegittime. Abbiamo voluto dare un segnale di rottura con il parassitismo e continueremo togliendo di mezzo tutti gli enti inutili. La sanità dei padrini e dei padroni è finita. I medici non dovranno preoccuparsi più di trovare protettori politici. Il bilancio è attivo ma siamo gli ultimi in Italia per i livelli essenziali di assistenza, quindi è stata fatta solo una barbara opera di tagli. Noi abbiamo come obiettivo quello di cancellare le liste di attesa ed eliminare i tetti di spesa. Dovremmo lavorare anche sull’organizzazione generale sulle reti del territorio. Non si tratta di vendere fumo, bisogna garantire a tutti i cittadini di poter raggiungere le strutture sanitarie agevolmente. Non vuol dire tenere aperte tutte le strutture e mantenere tutti i reparti, perché si farebbe un danno alla professionalità nei piccoli comuni, ma si tratta di offrire a tutti un servizio assistenziale efficace. Noi saremo degli eretici, metteremo le mani sui ‘santuari’, anzi le stiamo già mettendo. Se togliamo da mezzo ladri e sprechi faremo una sanità di eccellenza. La ricreazione è finita”.
di Francesca Contino