Stilato il protocollo d’intesa tra Comune e Diocesi per la rivalutazione di Avellino

Arte, religione e cultura, le basi per donare al capoluogo irpino la grandezza che merita non solo sul panorama provinciale ma anche tra i palcoscenici europei

2Avellino – Intesa raggiunta stamane tra la Diocesi di Avellino e il Comune grazie all’approvazione di un protocollo d’intesa per il MUSEO DIFFUSO della suddetta diocesi, in modo da promuovere un itinerario di arte, cultura e religione a tutto il capoluogo irpino.

“ Quest’amministrazione ha ribaltato le misure prese dalla Regione introducendo delle idee innovative, facendo si, che la Regione possa prendere atto delle nuove linee guida volte a migliorare il volto della nostra città e darle, finalmente, l’importanza che merita considerando quanta arte ci sia in questa città, la quale vaga costantemente nell’anonimato “ – queste le parole dell’assessore all’Urbanistica Ugo Tommasone -.

Dopo il breve incipit prende parola il vescovo Francesco Marino, che, entusiasta del progetto articola quali saranno i benefici di questa iniziativa. “ Innanzitutto voglio manifestare la mia felicità nella conclusione di questo avvenimento, ossia il protocollo d’intesa che è stato stilato tra Diocesi e Comune “. “ Tale evento – spiega – costituisce una realtà nuova che, ispirata dalla fede, ridimensiona il panorama cattolico e può solo unire i cittadini più di prima. Non dobbiamo assolutamente perdere la memoria di ciò che si trova nel nostro territorio perché è parte di noi. In quanto cittadini avellinesi, abbiamo il dovere di difendere la nostra storia, non solo per immagine, ma per tutelare la bellissima identità culturale, la quale può diventare essenziale anche nel panorama sociale e civile “.

Dopo le dichiarazioni del Monsignor Marino la conferenza stampa varia a un lato più tecnico con l’intervento del sindaco Paolo Foti, il quale, sottolinea i rapporti del capoluogo irpino con la Regione. “ Attraverso questo protocollo apriamo in modo pomposo la sfida sulla progettazione dei fondi europei dell’agenda 14, la quale prevede il recupero delle bellezze artistiche locali “. “ Il nostro territorio – spiega – è ricco di chiese e strutture bellissime che hanno bisogno di ristrutturazione per poter godere di luce nuova e , soprattutto, per tornare alla grandezza degli antichi fasti “. “ Immaginiamo – continua – una sorte di percorso religioso sulla scia di ciò che rasenta la bellezza del nostro territorio, per fare un esempio mi appello al santuario di Montevergine, e attraverso quest’intesa lavoreremo per migliorare ogni tipo di attrattiva che vige nella nostra città e potenziare la religiosità “. “ Il nostro dovere – conclude Foti – è di lavorare senza manifestazioni di forza mediatica … abbiamo lanciato la semina, ora bisogna solo raccogliere i frutti e anche se la sfida sarà difficile noi non ci tireremo indietro “.

Dulcis in fundo, ma non perché meno importante, prende parola l’assessore ai fondi europei, Arturo Iannaccone, il quale chiarisce la posizione di Avellino in un futuro panorama Europeo. “ Ognuno di noi ritiene che il protocollo d’intesa sia di buon auspicio e che i fondi europei possano essere una valvola per riqualificare la nostra città ma ciò che davvero ci sta a cuore è rendere Avellino un sito d’arte e di attrattiva e non un luogo noto solo per cantieri con le quattro frecce e problematiche di politica interna “.

“ Tra qualche settimana – dice – avremo la risposta da Bruxelles sulla questione Campania. Quando si approva un progetto, purtroppo, il tempo è una variabile importante anche per la questione credibilità ma non credo che avremo molti problemi perché abbiamo anche l’appoggio della Diocesi oltre all’ausilio del Comune “. “ Vogliamo far si che Avellino ridiventi una città importante – chiude Iannaccone – e il progetto è di grande rilevanza, spero che gli sarà dato il giusto spazio sia dalla stampa che dalla Regione “.

Source: www.irpinia24.it