“Voglio ‘a zuppa ‘e latt”, l’indimenticabile De Filippo junior

Se ne è andato ieri a 67anni il figlio del grande Eduardo. Al Teatro "Carlo Gesualdo" di Avellino aveva collezionato un record di presenze nei cartelloni degli ultimi dieci anni. Stasera un minuto di silenzio in tutti i teatri. Lunedì le esequie

arton21076-15ef5Avellino - “Voglio ‘a zuppa ’e latt”! Chi non ricorda questa famosa battuta in “Natale a Casa Cupiello”. A pronunciarla era Tommasino, interpretato dal giovane Luca De Filippo che ieri, silenziosamente, quasi in punta di piedi ha lasciato per sempre il “palco della vita”. Luca era figlio del grande Eduardo, colui che ha fatto la storia del teatro a Napoli, facendolo conoscere in tutto il mondo. Proprio Eduardo lo ha presentato al suo amato pubblico, quasi per rassicurarlo che non ci sarebbe mai stato un “Fine”.  

Luca portava una grande eredità sulle spalle che, però, non gli è mai pesata. Anzi era orgoglioso di essere un De Filippo e ha dimostrato di non essere solo “il figlio di…”. Ha continuato a portare in alto il nome del padre e della sua famiglia. Come dimenticare , infatti, la sua sublime interpretazione in “Filumena Marturano” , affiancato da Lina Sastri.  

Doveva debuttare il dieci novembre al teatro Strehler di Milano con “Non ti pago” di Eduardo. Lo spettacolo è andato in scena senza di lui, ricoverato per una discopatia.luca_carolina_01

Purtroppo durante le visite si è scoperto che si trattava di un male incurabile. Fino all’ultimo respiro è stato assistito dalla moglie Carolina Rosi, dai figli Matteo,Tommaso e Luisa.

Dopo due settimane, se ne è andato così a soli 67 anni, dopo aver trascorso tutta la sua vita in teatro. Il primo spettacolo a soli sette anni, era cresciuto tra spettatori e applausi. Amava far ridere, commuover e sorprendere la platea. 

Aveva varcato il palco del Teatro “Carlo Gesualdo” ben sei volte in dieci anni. Avellino era pronta a ospitarlo per l’ennesima volta, il prossimo 9 e 10 gennaio. Già erano stati venduti oltre 2000 biglietti.  Una poltrona delle poltrone platea porterà il suo nome. Il ricordo commosso del direttore Luca Cipriano: “L’Italia perde uno dei più grandi e amati nomi del teatro ma il dolore diventa ancora più grande per la nostra comunità perché perdiamo un attore che è stato quasi sempre presente nei nostri cartelloni”.

Uomo schivo, eloquio pacato, ma carattere schietto e forte animato da grandi passioni. Il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris lo aveva  nominarlo direttore della prima scuola del teatro della drammaturgia in lingua napoletana, dopo che il Teatro stabile di Napoli Mercadante  è diventato Teatro nazionale. Luca De Filippo aveva cominciato con entusiasmo la selezione per la formazione teatrale dei primi giovani. Il suo obiettivo era il rilancio e il riscatto di Napoli e dell’intera Campania attraverso la cultura, con il coinvolgimento della Fondazione Eduardo.141368.jpg.orig

Proprio per l’affetto che lo legava al grande attore e per quello che rappresentava per i napoletani, il sindaco della città partenopea ha disposto la proclamazione del lutto cittadino nel giorno dei funerali. Le esequie sono state fissate per lunedì 30 novembre dalle 14 alle 18 al Teatro Argentina di Roma. Stasera un minuto di silenzio in tutti i teatri italiani.

La famiglia fa sapere  che non vuole fiori,  bensì un’opera di solidarietà alla Fondazione Onlus “Il meglio di te”:
IBAN: IT29T0329601601000064225509
causale: “Donazione, progetto prescelto: progetto Nisida”

La ‘Compagnia Luca De Filippo’, ieri a Civitavecchia, ha informato che “per espressa volontà di Luca” sarebbe andata in scena “con immenso dolore ma con la gioia di fare ciò che lo avrebbe reso felice“. Alla fine “The show must go on”: lo spettacolo della vita deve andare avanti, come lui stesso ci ha insegnato.

Cataldo Daniela 

Source: www.irpinia24.it