Roma - Dopo l’assalto a Parigi, l’ISIS continua a minacciare e l’Europa che fa?  Riunisce i ventotto Stati membri e rinvia a fine anno una decisione collegiale, per il momento, ognuno si regoli come vuole.

“L’Europa – ha dichiarato il Presidente Nazionale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.), Antonio de Lieto – dopo gli attentati di Parigi, doveva reagire immediatamente, con una strategia chiara ed univoca, invece ha risposto, come al solito, con le chiacchiere.

L‘Italia, da parte sua, avrebbe dovuto sospendere immediatamente l’accordo di Schengen e ripristinare i controlli ai confini, anche per i cittadini “comunitari”.

Stiamo accettando una immigrazione incontrollata e caotica, senza che ci si preoccupi troppo di conoscere l’identità, di tutti, tant’è che vi sono migranti che rifiutano di essere foto-segnalati, insomma, di queste persone, non si hanno foto e impronte: è normale tutto questo?

I fatti stanno dimostrando che anche nelle nostre leggi, vi sono delle “maglie larghe”, in cui si destreggiano benissimo, individui accusati di fatti ed episodi   preoccupanti.

A giudizio del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.), è necessario inasprire le leggi vigenti, in materia di terrorismo e di associazioni di stampo mafioso e di introdurre nella nostra legislazione, norme che, comunque, servono combattere i terroristi ed a dare più possibilità di indagine e di intervento, alle Forze di Polizia “.

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