Canapa industriale, approvata la proposta di legge che potrebbe far rifiorire il settore

Stanziati 1,5 milioni di fondi e un quadro normativo più chiaro: a beneficiarne anche le nuove realtà irpine tra cui spicca l’associazione CanapIrpina

canapa1Avellino - È stata approvata nei giorni scorsi dalla Commissione Agricoltura della Camera la proposta di legge, voluta dalla deputata Loredana Lupo del M5S, che regola la produzione di canapa industriale. Lo scopo è quello di agevolare lo sviluppo della filiera produttiva della pianta offrendo agli operatori del settore, in primis, un quadro normativo più chiaro e, secondariamente, introducendo due novità sostanziali.

Innanzitutto, si punta allo stanziamento di 1,5 milioni di euro nell’ottica di un rilancio del settore da attuarsi attraverso la costruzione di nuovi impianti di produzione e trasformazione; il secondo punto di svolta riguarda, invece, l’innalzamento dallo 0,2 allo 0,6 della percentuale di Thc consentita.

Il Thc è il principio attivo che rende la pianta psicotropa ma che in natura serve ad aumentarne la resistenza agli attacchi di insetti e microrganismi. Il valore di concentrazione della sostanza tende ad aumentare in presenza di temperature più elevate, pertanto, seppur minimo, lo spostamento in avanti della percentuale è mirato a tutelare i coltivatori del Sud Italia che non correranno più il rischio di vedersi sequestrato il raccolto solo perché i loro campi sono maggiormente esposti alla luce del sole.

La proposta di legge potrebbe sbloccare, dunque, un settore potenzialmente molto fiorente ma rimasto vittima, negli ultimi decenni, di vincoli e proibizionismo. Infatti, quando si parla di canapa si pensa subito alla marijuana, ma in pochi sanno che questa pianta così versatile in molti casi può perfettamente sostituire il petrolio, ad esempio per quanto riguarda la produzione di carburanti e materie plastiche, ma rappresenta anche un’alternativa ecologica al cotone per la produzione di fibre tessili; può, inoltre, essere impiegata nel campo alimentare se si tengono presenti i semi da cui è possibile estrarre un olio utile anche alla prevenzione del colesterolo; è poi una materia prima adatta per la fabbricazione di carta e di materiali per l’edilizia; infine, Le piante di canapa possono essere utilizzate per la bonifica di terreni contaminati da metalli pesanti attraverso un processo denominato “phytoremediation”.

A beneficiarne sarà anche l’Irpinia dove già esistono realtà come CanapIrpina, neonata associazione che promuove la coltivazione della pianta a Volturara Irpina. Costituitasi il 26 marzo scorso, ha come obiettivo quello di contribuire alla rinascita di una nuova economia verde puntando sull’alto valore ecologico e ambientale della canapa.

L’associazione è già impegnata in un progetto di bonifica della Piana del Dragone mediante la coltivazione della canapa stessa ma il lavoro non si ferma qui e, accanto alla sperimentazione agricola, i ragazzi di CanapIrpina stanno investendo anche per favorire la creazione della filiera per offrire prodotti a base di canapa.

È il primo passo per una rivoluzione che potrebbe offrire una prospettiva di più ampio respiro all’economia e all’agricoltura irpina.

 

Source: www.irpinia24.it