Adriatico amaro per i Lupi

Anticipi e posticipi stregati per i biancoverdi. Dopo il posticipo della dodicesima giornata a Crotone persa per 3 a 1, l'Avellino perde anche nell'anticipo della quattordicesima giornata per 3 a 2. Avellino da rivedere!

IMG_20151120_211204PESCARA-AVELLINO: 3 – 2
PESCARA (4-3-1-2): Fiorillo, Zampano, Fornaiser, Zuparic, Crescenzi, Verre, Mandragora (28’ st Torreira), Memushaj; Benali, (37’ st Valoti) Lapadula, Caprari (45’+1’ st Cocco).. A disp.: Aresti, Sansovini, Cocco, Mignanelli, Selasi, Valoti, Mitrita, Torreira, Fiamozzi. All.: Massimo Oddo.

AVELLINO (4-3-1-2): Frattali, Nica, Biraschi (23’pt  Giron), Chiosa, Visconti, Arini, Jiday, Gavazzi (16’ st Zito), Bastien (8’ st Insigne), Trotta, Mokulu, A disp.: Offredi, D’Angelo, Zito, Soumarè, Nitriansky, Petricciuolo, Insigne, Giron, Napol. All:Attilio Tesser.

ARBITRO: Riccardo Ros di Pordenone.

Guardalinee: Lorenzo Gori della sezione di Arezzo e Alfonso D’Apice della sezione di Parma

Note: 2’ pt, 7’ st

Ammoniti: Jidayi, Mandragora, Zuparic, Crescenzi, Mokulu, Torreira, Cocco

RETI: 38’ pt Memushaj, 7’ st Verre, 17’ Zito (A), 33’ st Caprari, 44’, st Mokulu (A)

Angoli: 5 – 4

PESCARA – I biancoverdi cadono all’Adriaco di Pescara per tre a uno. Gli uomini di Tesser non riescono a seguire la scia positiva che li aveva visti vincenti nelle ultime gare di campionato. La squadra di mister Oddo cerca di imporsi dai primi minuti ma trova, a sprazzi, una formazione irpina che risponde in modo positivo. La difesa non convince, soprattutto il duo Nica – Chiosa. Tutt’altro discorso per l’attacco dove Mokulu e Insigne entrato al posto di uno spento Bastien impongono le loro giocate. Positivo e importantissimo l’approccio alla gara di Antonio Zito che entrato nel secondo tempo sigla subito la rete del a 1 a 2, facendo rimpiangere a Tesser di non averlo inserito sin dal primo minuto di gioco.

La gara: Attilio Tesser riconferma gli undici scesi in campo contro il Latina. Per il tecnico biancoverde si ripropone, quindi, il 4-3-1-2 con Nica e Visconti sugli esterni e Biraschi e Chiosa in mezzo. La gara all’Adriatico viene scandita dal lancio di diverse bombe carte che richiamo l’attenzione dell’arbitro. Pronti via e Lapadula fa tremare i circa settecento tifosi giunti all’Adriaco a sostegno dell’Avellino. Cross di Verre in area di rigore che viene intercettato dal bomber biancoazzurro che sfiora clamorosamente il gol del vantaggio mandando a lato il pallone.

Grande velocità ma tanti errori da entrambe le parti. Al 13’ Arini calcia dai 20 metri ma il tiro viene intercettato con facilità da Fiorillo. Un minuto più tardi cross di Nica per Trotta che per pochissimo non riesce ad agganciare un’ottima palla in area di rigore. Al 18’, invece, è la squadra di mister Oddo a rendersi pericolosa con Memushaj che calcia addosso al portiere da posizione defilata. Al 23’ tegola per l’Avellino che è costretto a cambiare Biraschi, per il riacutizzarsi del problema all’adduttore destro. Al suo posto Tesser inserisce Giron che si posiziona a sinistra e Visconti passa centrale.  Qualche minuto più tardi, prodigioso ancora una volta l’intervento del portiere biancoverde che sfrutta l’allungamento all’ultimo del pallone da parte di Benali. Buco nella difesa irpina presa d’infilata.

Dieci minuti più tardi Chiosa tocca con il braccio un tiro cross di Crescenti in area e Ros decreta calcio di rigore per il Pescara. Sul pallone va Memushaj che trasforma il penalty spiazzando Frattali alla sua destra e biancoazzurri in vantaggio. L’Avellino accusa il gol e termina la prima frazione di gioco con una reteda recuperare.

SECONDO TEMPO – La seconda frazione di gioco si apre all’insegna del nervosismo con Memushaj che rimprovera a Nica di non aver buttato fuori la palla per il fallo accorso a Caprari; litigio che, però, viene messo subito a tacere dai rispettivi compagni di squadra. Al sesto minuto un imbambolato Nica fa fare a Verre ciò che vuole in area di rigore, doppio passo e tiro sul palo lungo che termina alle spalle di Frattali e 2 a 0 per il Pescara. Due minuti più tardi Tesser richiama in panchina una spento Bastien e inserisce Insigne che subito crea un’azione interessante per l’Avellino che Trotta, però, non riesce a concretizzare. A nove minuti dal raddoppio dei padroni di casa, Tesser effettua l’ultima cambio a sua disposizione; esce Gavazzi ed entra Zito. Proprio quest’ultimo non lascia scampo ai dubbi, è lui l’uomo che deve e vuole essere sempre presente! Diagonale micidiale raso terra sul secondo palo, dove Fiorillo nulla può. Avellino che accorcia le distante e 2 a 1.

Alla mezz’ora lunga interruzione per un fallo accorso al numero uno del Pescara che in uscita bassa prende un colpo al volto. Mister Oddo ne approfitta per effettuare la sua prima sostituzione esce Mandragora ed entra Torreira. Al 32’ l’Avellino protesta per  un presunto tocco con la mano di un difensore del Pescara sul tiro di Trotta in area. Al 33’ il Pescara cala il tris con Caprari che mette la palla nel sette spiazzando Frattali.

L’Avellino non ci sta e cerca in tutti i modi di accorciare le distanze. Allo scadere dei 45’ regolamentari Mokulu regala la seconda gioia della serata battendo di testa Fiorillo e 3 a 2. Ben sette i minuti di recupero che vengono assegnati alla gara durante i quali, però, l’Avellino non riesce a riagguantare il pari uscendo, così, sconfitta dall’Adriatico.  

 

Source: www.irpinia24.it