Avellino – E’ in corso la seconda udienza del processo riguardante l’ex Isochimica, presso il “Della Porta” di Avellino. Un Centro Sociale gremito quello di stamane per chiedere che finalmente sia fatta giustizia. Per gli ex dipendenti, familiari delle vittime, associazioni che si sono costituite parte civile, si apre  infatti un importante spiraglio per mettere un  punto a questa vicenda. 

Forti le dichiarazioni dell’avvocato Schettino: “La questione risale agli anni ’80, ma all’epoca non c’erano i mezzi di comunicazione, l’interesse e l’informazione di oggi. E’ stata da sempre una bomba inquinante che col passare del tempo è diventata sempre più pericolosa e ora paghiamo le conseguenze. Oggi, però, con gli sforzi dei lavoratori la legalità potrà trionfare. Siamo molti fiduciosi che sarà fatta giustizia“. 

Anche gli ex operai sono determinati e certi che è  arrivato il momento che lo Stato  restituisca ciò che li ha tolto: le loro vite, i loro colleghi, vittime delle polveri killer. “Siamo qui  - affermano – per chiedere il riscatto per tutto quello che abbiamo perso e per tutti gli anni che abbiamo buttato dietro a questo processo”. 

Print PDF