Editoria – I disoccupati aumentano, ma il settore non cresce

E’ questa l’immagine che ci consegna uno studio di Mediobanca, gli italiani non leggono abbastanza

giornalismo-contemporaneoAvellino – Editoria in crisi. E’ questa l’immagine che ci consegna uno studio di Mediobanca. Tra percentuali e fattori circostanziali, nel settore si registra ancora un notevole calo di guadagni e investimenti. Dopo tagli massicci alla forza lavoro impiegata nell’editoria, la situazione non è migliorata di molto e in tutta Europa, anche se con picchi inferiori all’Italia, “miete le sue vittime”.

Non si legge o si legge poco. Nell’era delle immagini sono di piglio solo i titoli accattivanti (che si rivelano sempre più un mezzo, nella sostanza “sbugiardato” dai contenuti), gli articoli brevi, i generi “commerciali”. Il digitale è più competitivo, con un aumento delle testate on-line, ma i giornali continuano a chiudere.

Basti pensare che negli ultimi anni sono quasi 5000 le persone rimaste disoccupate e anche l’Albo dei Giornalisti registra meno presenze.

Ovviamente ci sono state ripercussioni Borsa, dove, secondo i dati Mediobanca, dal 2010 la capitalizzazione è diminuita del 45,9% da 2,57 miliardi a 1,4.

Insomma potremmo dire che l’Italia non è un Paese per editori e per quanti ambiscono a trovare impiego nel settore, uno dei quali al momento è annodato nel triste circolo del precariato. La paura di investire è forte, ma comprensibile. Gli italiani, popolo di letterati per antonomasia, non amano più leggere. Invertire la rotta qui non è una possibilità, ma un dovere. Solo recuperando le origini si fanno grandi passi in avanti.

 

Source: www.irpinia24.it