Violenza sulle donne – Lomazzo: “Uniti vinceremo”

La Consigliera delle pari opportunità sollecita le istituzioni irpine ad intervenire nella battaglia contro il femminicidio

dlomazzoAvellino – La Consigliera di Parità, Domenica Marianna Lomazzo, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, sollecita le istituzioni del territorio irpino, in particolare le amministratrici ed i dirigenti scolastici, ad organizzare momenti di riflessione sul grave fenomeno.

L’ONU definisce “<<Violenza contro le donne>> ogni atto di violenza basata sul genere, riconducibile a danni fisici, sessuali o mentali, o comunque di sofferenza, più frequentemente fatti contro le donne, incluse le caratteristiche di coercizioni o deprivazioni arbitrarie della libertà, che avvengono sia nella sfera privata che pubblica“.

La violenza ai danni delle donne è un fenomeno che viene riconosciuto universalmente come violazione dei diritti umani. Gli atti di violenza trovano, purtroppo, ancora alimento nelle istituzioni sociali, dove spesso la violenza si basa su rapporti di potere ineguali, nelle norme che regolano la società, e spesso anche nelle religioni.

La violenza contro le donne è fenomeno esteso. Dall’ultima indagine Istat emerge che 6 milioni 788 mila donne, il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70, hanno subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Sono i partners attuali o gli ex-partners che spesso commettono le violenze più gravi.

Considerando il totale delle violenze subìte da donne con figli, si registra un aumento della percentuale dei figli che hanno assistito ad episodi di violenza contro le proprie madri. Emergono, comunque, importanti segnali di miglioramento nella consapevolezza del reato subito da parte delle donne, a seguito di una maggiore informazione, e del lavoro sul campo delle istituzioni e delle associazioni di donne e di un clima sociale di maggiore condanna della violenza.

In Italia esiste una legislazione sufficientemente adeguata a contrastare il fenomeno, ma che risulta essere ancora poco incisiva a causa di carenza di finanziamento di strumenti e di azioni mirate. E’ necessario, quindi, dare concreta attuazione al  “Piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere”, che persegue le seguenti finalità: prevenire il fenomeno  della violenza contro le   donne attraverso l’informazione e la sensibilizzazione della collettività, rafforzando la consapevolezza degli uomini e dei ragazzi nel processo di eliminazione della violenza contro le donne; promuovere l’educazione alla relazione e contro la violenza  e la discriminazione di genere  nell’ambito  dei  programmi  delle scuole di ogni ordine  e  grado,  al  fine  di  sensibilizzare, informare, formare gli studenti e prevenire la violenza nei confronti delle  donne  e  la  discriminazione  di  genere; potenziare le  forme  di assistenza  e di sostegno  alle  donne vittime di violenza e ai loro figli attraverso il rafforzamento della rete dei servizi territoriali, dei centri antiviolenza e dei  servizi di assistenza alle donne vittime di violenza; garantire la  formazione  di  tutte  le  professionalità che entrano in contatto con la violenza di genere e lo stalking; accrescere  la  protezione  delle   vittime   attraverso   un rafforzamento della  collaborazione   tra   tutte   le   istituzioni coinvolte.

A tutt’oggi il Piano previsto è rimasto solo nell’intenzione del legislatore e di esso pochissime azioni sono state poste in essere. A tutto ciò bisogna rimediare con determinazione e serietà. La Consigliera di parità, inoltre, avverte il dovere di sollecitare le istituzioni e le tante associazioni che si battono per contrastare l’odioso fenomeno ad unirsi per costruire percorsi che davvero rendano le donne libere di denunciare le violenze subìte tra le mura domestiche, e questo può realizzarsi maggiormente se le rendiamo libere economicamente ed assicuriamo loro un luogo protetto dove potersi rifugiare.

Da ciò scaturisce l’appello al governatore De Luca, alle Assessore regionali delegate alla materia affinché ci si attivi a porre in essere strumenti per realizzare, anche nella nostra provincia, case di accoglienza per le donne che hanno il coraggio di denunciare le violenze subìte da parte di mariti o conviventi.

E’ necessario, una volta per tutte, risvegliare le coscienze civili di donne ed uomini affinché si abbia chiara la consapevolezza che tutelare e difendere la libertà personale, sessuale e psicologica delle donne si traduce, soprattutto, nel garantire i diritti fondamentali che a loro spettano in quanto persone.

 

Source: www.irpinia24.it