Roma – “Bagheria (Palermo), forse passerà alla storia per il gesto civile e coraggioso di oltre trenta imprenditori che in parte hanno ammesso di aver sottostato, per anni, ad estorsioni mafiose ed altri, hanno denunciato, senza tentennamenti e con chiarezza, gli estorsori. Quanto accaduto a Bagheria, potrebbe essere archiviato, come un qualcosa di logico, di ovvio e di ordinario, ma così non è, perché in certe realtà, dove la cappa criminale, rappresentata dalla mafia e dai suoi tentacoli , ha dominato e condizionato la vita di interi territori ed il “pizzo”, viene imposto con violenza, minacce e paura, questi gesti, non possono che essere definiti “coraggiosi”.

La vicenda di Bagheria – ha dichiarato il Presidente Nazionale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.), Antonio de Lieto -, è il segnale che qualcosa o molto, sta cambiando nel tessuto sociale di realtà siciliane che stanno prendendo coscienza che stare con lo Stato, con la legalità, oltre che un dovere, rappresenta una convenienza. Tante aziende, nel tempo, sono fallite, proprio perché “strozzate” dal “pizzo”, ora un numero molto consistente di imprenditori, ha detto “basta” e lo hanno detto, in una realtà in cui ci vuole coraggio a sfidare il potere criminale .Lo Stato deve essere vicino a questi cittadini ed oltre a garantire la massima tutela, per loro e le loro famiglie, deve intervenire anche con sostegni mirati, per aiutare anche economicamente le aziende :contributi a fondo perduto, linea di credito di favore, corsia preferenziale per attribuzione di appalti e commesse pubbliche.

Il LI.SI.PO. – ha concluso il Presidente - si augura che quanto accaduto a Bagheria, faccia scuola e che rapidamente, le “Bagheria” diventeranno tante. La mafia si può e si deve sconfiggere , “affamandola” e l’interruzione del continuo afflusso di denaro, proveniente dalle attività estorsive o da “colletto bianco”, può rappresentare l’inizio della sua fine e la vittoria dello Staso e della legalità”.

Print PDF