Conferenza Udc, Bilotta e Giordano:”Il Pd non scarichi su altri la sua incapacità”

E sulla Ambrosone:"Sarebbe un record fare il capogruppo di due partiti nella stessa amministrazione, ma le domande in quel caso dovrebbe farsele il Pd"

IMG_20151031_113534 (2)Avellino - Dopo lo spettacolo offerto tra i banchi del Pd, durante l’Assise, il Capogruppo dell’Udc, Alberto Bilotta, ha ritenuto opportuno convocare una conferenza stampa questa mattina. 

“Ciò che accade in consiglio è estremamente raccapricciante, non si è toccato il fondo, piuttosto direi che il fondo si è sfondato” – ha esordito Bilotta, chiarendo sin da subito le ragioni che hanno spinto la loro opposizione a rilasciare ulteriori chiarimenti.

Non mi riferisco solo alle dimissioni di Ida Grella – ha continuato il Capogruppo – ma alla crisi delle istituzioni che stanno condannando la Città all’immobilismo, quando c’è una nuova programmazione di fondi europei che potrebbe essere un’occasione per Avellino. Alla gente non interessa più ciò che fanno i singoli consiglieri o gli strappi nella maggioranza, ma solo che i problemi vengano risolti. La normalità prevederebbe il passaggio elettorale, invece qui ognuno fa ciò che gli pare, consiglieri d’ opposizione che passano in maggioranza, maggioranza che attacca il Sindaco”.

Dunque per Bilotta la questione è porre l’accento sulla diversità del loro atteggiamento, rispetto alla condotta discutibile di un Pd, che alla sua terza giunta ancora non ha mostrato il suo meglio. Questa differenza, però, ha anche il sapore della volontà di mettere una linea divisoria tre le opposizioni che porranno la loro sfiducia al Sindaco( i numeri “per andare dal notaio” li ha il Pd, non l’opposizione).

Siamo qui perchè non tutte le opposizioni e le maggioranze sono uguali, se non si tiene conto delle eterogeneità si rischia di cadere in equivoco –  ha chiarito Bilotta – Noi vogliamo intraprendere un nuovo percorso, recuperando il rapporto tra la pubblica opinione e l’amministrazione. La cosa indispensabile è che l’azione politica parta dalle esigenze delle persone per tradursi poi in un operato coerente. Oggi qui si intende la politica come il mezzo per soddisfare esclusivamente interessi personali. Noi non ci stiamo. Per noi la politica è e resta una sfida, che possa far fare un salto di qualità alla nostra Città. Ecco perchè bisogna creare una nuova classe dirigente, una classe in grado di governare i processi politici per ricostruire il tessuto democratico di Avellino. Non so se questa sia la soluzione, ma almeno è un metodo. L’Udc rappresenta una fetta di questa comunità, non c’è spazio per  il singolo, per chi pensa di avere tutte le risposte senza tener conto delle visioni altrui.  Il PD ha i numeri per poter far tutto, non dipende da noi la fine di questa  giunta. Ci sottraiamo alla logica di far cadere il Sindaco, senza una visione del futuro della città”.

A chiudere il cerchio è Nicola Giordano, che affonda definitivamente sul comportamento politico -amministrativo del Pd.

Il Partito Democratico non garantisce più il governo di questa città – ha asserito -  C’è un’ incapacità a gestire e programmare, oltre che un partito completamente frantumato nella ricerca di gestione di potere fine a se stessa. Il Consiglio Comunale si mantiene su un’osmosi di consiglieri, sullo scambio elettorale e sulle opportunità. Il trasformismo, però, non paga e destabilizza ulteriormente la città. Il Pd non può pensare che le sue vicende interne si consumino in Consiglio. Dunque,se il Pd ha deciso di mandare a casa questo Sindaco, lo faccia rapidamente e, a volto scoperto, mostri il suo prossimo candidato”.

“La nostra proposta è un’alternativa a questo mercato – ha concluso Giordano – Siamo stati proiettati in un quadro falsato dagli inizi, con Gianluca Festa all’opposizione che, però, stava in maggioranza. Vogliono scaricare sugli altri la responsabilità di mettere fine a questa giunta Foti, la terza che mette in campo esclusivamente confusione. Noi non ci presteremo al loro gioco”.

Termina così la conferenza dell’Udc, durante la quale si è presa in esame anche la possibilità che Enza Ambrosone diventi il nuovo Capogruppo Pd, in quel caso i presenti al tavolo concordano tutti con l’opinione che “sarebbe un record fare il capogruppo di due partiti nella stessa amministrazione, ma le domande in quel caso dovrebbe farsele il Pd”.

Source: www.irpinia24.it