Avellino – Al Comune apre i lavori, Leonida Gabrieli, presidente ACS, che ha fatto riferimento ai fondi spesi per i beni comuni della Città e ai debiti contratti nell’anno 2014, che ancora oggi rischiano di creare problemi e di impedire il pagamento degli stipendi ai lavoratori. Alla postilla di Gabrieli, fa seguire la sua reazione Mimmo Palumbo, che però, esce un pò troppo dai ghingheri, promuovendo una mozione non idonea. A far notare l’irregolarità a Palumbo, è Livio Petitto, che si vede costretto a ragguagliare il consigliere con una nota a registro. 

Arrivano poi le dimissioni di Ida Grella, che destabilizzano un clima già tesissimo. Terminati i dieci minuti, l’Assise riprende e Petitto cancella la nota a Palumbo. I consiglieri Pd, intanto, chiedono di discutere serenamente altrove quanto accaduto, ma irrompe Giordano, che rimprovera la “maleducazione” dei piddini: “Ormai il Consiglio è diventato il sottoscala delle beghe del Pd avellinese”.

In seguito alla sospensione del Consiglio per la convocazione urgente di una conferenza dei capigruppo, la seduta riprende alle 20 e 20 e si procede nuovamente all’appello: 15 i presenti. La seduta viene quindi sciolta definitivamente.

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