Avellino – Un nuovo centro – sinistra è possibile? La discussione con l’onorevole Monaco

L'ex deputato dell'Ulivo, ospite dei cattolici - democratici irpini, ha guardato con nostalgia all'era Prodi e ha criticato l'attuale governo Renzi: "L’Ulivo affondava le radici in quelle culture e tradizioni quindi non le rinnegava, ma puntava al rinnovamento. Faccio fatica a riconoscere questo tratto nel Pd". Poi si è rivolto alla minoranza democratica: " Vorrei che sia meno polemica e più risoluta". Aurisicchio ribatte: "Il centro - sinistra non è esiste più. Ma riproporre una posizione ulivista è la strada sbagliata"

20151026_180802Avellino – I cattolici democratici di Avellino del centro studi “G. Dossetti” e dell’Associazione Centrosinistra Alternativa si sono riuniti  per discutere di un nuovo centro – sinistra, con un ospiti d’eccezione: l’onorevole Franco Monaco del Partito Democratico . La sua figura era costante dal 1996, quando al centro della scena politica c’era l’Ulivo e Romano Prodi. Fino al 2006 è stato membro della Camera dei Deputati, conquistandosi la fiducia di Prodi. Ha collaborato anche con il cardinale Martini.

 

Al tavolo di discussione anche Amalio Santoro, in veste di moderatore e Davide Bolognese, coordinatore del centro “Dosseti”: Tra i presenti: Antonio Gengaro Antonio Limone, Michele Candela, Michele Carifano, Francesco Saverio Festa, Giandonato Giordano, Raffaele Aurisicchio.

 

Si è voluto evidenziare che l’epopea cattolica – democratica non è affatto tramontata, come spesso si è detto, ma può ancora offrire interessanti spunti e argomenti alla politica.

 “Il cattolicesimo democratico – ha spiegato Monaco – si basa su punti fondamentali come l’autonomia della Chiesa e della religione, la cultura della mediazione, la lotta contro le disuguaglianze e quindi la sensibilità sociale. E’ parte ma non del tutto del cattolicesimo politico. All’interno del Pd esistono i cattolici liberali e cattolici sociali, categorie che risalgono all’ Ottocento”.

 Monaco è stato abbastanza critico nei confronti del Pd, guardando con nostalgia al passato, soprattutto all’Ulivo, di cui ha fatto parte:

 “Il profilo identitario dell’Ulivo si basava sul superamento di quella cultura forgiata dalla tradizione. L’Ulivo affondava le radici in quelle culture e tradizioni quindi non le rinnegava, ma puntava al rinnovamento. Faccio fatica a riconoscere questo tratto nel Pd. Il Pd ha occupato nel disegno politico una posizione centrista, mentre l’Ulivo era effettivamente un partito di centro – sinistra e rappresentava una valida alternativa al centro – destra. Oggi stiamo assistendo ad un eccesso di potere concentrato in un punto solo. Questo non favorisce il controllo della legalità e non contrasta il trasformismo”.20151026_190826

 Poi ha esortato la minoranza interna al Pd a essere “più risoluta e meno indisciplinata” e creare “una valida alternativa” : “ Non appartengo a nessuna corrente, sono più un analista che attore politico, vorrei che solo  la minoranza e maggioranza si responsabilizzassero”.

 Monaco è stato anche uno dei firmatari contro l’ “Italicum”, la nuova legge elettorale.

La vigilia del voto di fiducia ho discusso con Renzi. Chiedere un voto di fiducia su una legge è una bestemmia, qualcosa che non si è mai visto prima”.

 Proprio sull’Italicum ha voluto dire la sua Aurisicchio, coordinatore provinciale di Sel:

Sono pronti dei ricorsi alla Corte Costituzionale contro la legge elettorale. Molti di questi sono firmati da esponenti di sinistra e cattolici democratici. Viene data enfasi alla parola riforma, soprattutto da Renzi che sostiene che l’Italia comincia a muoversi. C’è una divergenza tra la sostanza e la propaganda. Nell’ultima settimana si è parlato di riproporre una posizione ulivista. Questa è una strada sbagliata, un contrasto al rinnovamento. Dobbiamo partire dal fatto che il centro sinistra non esiste, è stato ucciso da Renzi”. 

Source: www.irpinia24.it