Avellino incubo del Picco – Spezia fermato sull’1-1
L'aria ligure porta bene ai Lupi che grazie ai guanti di Frattali porta a casa un punto prezioso. Con un po' di attenzione in più poteva essere una vittoria, ma va bene così
La Spezia – Due traverse per parte, due gol per parte e tante occasioni … ricetta perfetta di una gran bella partita. Tesser guadagna un punto su un campo complicato continuando la tradizione di imbattibilità irpina in Liguria. Un punto che fa respirare sia tecnico che squadra, il quale, se guardato da altre prospettive, cela qualche margine di miglioramento dal punto di vista tecnico per quanto riguarda la compagine campana. Ora bisogna ripartire dalla buona prestazione dimostrata ma soprattutto continuare iniziare vincere!
GARANZIA. Gara divertente al Picco di La Spezia con i padroni di casa che mostrano il loro valore fin dalle prime battute spingendo forte sulle fasce con Situm e Brezovec, i quali danno non pochi problemi a Visconti e Nica. Fortunatamente Frattali, come al solito, è grande protagonista e chiude la porta in varie occasioni neutralizzando ogni tipo di minaccia. Lo Spezia ci prova al 13’ con Calaiò che, dopo gli sviluppi di un calcio d’angolo, si ritrova la sfera tra i piedi e batte a rete ma Bastien salva sulla linea. Dopodichè l’assedio bianconero si infrange su Frattali che su Catellani (18’), il quale servito da Kwrzic con un traversone basso dalla destra si inserisce sul primo palo e calcia di prima intenzione, e su Calaiò (25’), che incorna su un cross di Situm, compie due veri e propri miracoli tenendo l’Avellino in partita.
SVOLTA. I Lupi, apparentemente alla stregua dei padroni di casa, si svegliano su palla inattiva, e allo scadere del primo tempo Jidayi (40’), pescato dal corner di Insigne incorna a rete portando in vantaggio i suoi grazie al suo secondo sigillo stagionale (il primo contro il Modena sempre di testa da calcio d’angolo) che ammutolisce il rumore assordante del Picco.
RIPRESA. Nella ripresa l’Avellino prova a spingere per cercare di realizzare il match point ma la retroguardia dello Spezia è ben attenta. Unico squillo per gli irpini è una punizione di Visconti (66’) che impegna Chichizola. I padroni di casa, tecnicamente superiori, si organizzano velocemente e sfiorano il gol a causa di uno sciagurato intervento di Chiosa (subentrato a Insigne), il quale liscia di testa un tentato retropassaggio a Frattali che finisce per favorire Rossi, ma il centrocampista ligure si fa beffare dall’estremo difensore bianco verde che lo costringe ad allargarsi trascinando, in questo modo, la sfera fuori.
BATTICUORE. C’è aria di gol al Picco e infatti dall’ennesimo calcio d’angolo (sponda Spezia stavolta) i liguri trovano il pareggio con Nenè (73’) che sfrutta la torre di Situm per insaccare, in acrobazia, alle spalle dell’incolpevole Frattali.
Tesser corre ai ripari e si gioca la carta Mokulu, il quale, un giro di lancette dopo la rete dell’1-1, in percussione solitaria giunge in area di rigore e scambia con Gavazzi che colpisce male la palla timbrando la traversa.
Non c’è un attimo di tregua a La Spezia perché i padroni di casa, scampati al pericolo, si gettano nuovamente all’attacco ove Nenè (impatto devastante sulla gara) com
pie un numero d’alta scuola dribblando Ligi e Rea e appoggiando in mezzo per Catellani che a tu per tu con Frattali calcia di prima intenzione scheggiando, anche lui, la traversa.
Finisce così, nulla da recriminare … stavolta l’Avellino più di quanto ha dato non poteva, con un pizzico di fortuna e attenzione in più Tesser avrebbe potuto portare a casa anche i tre punti, ma non è a La Spezia che si deve rimpiangere una vittoria mancata!
di Michael Mambri