Avellino – Arresti al Comune, De Lieto: “linea dura”
Il Presidente ha però ricordato anche che la presunzione di innocenza vale per tutti
Avellino – La notizia dell’arresto di due dipendenti comunali, per presunte mazzette in relazione ad illeciti relativi ad alloggi pubblici, ha destato molto scalpore. Premesso che la presunzione di innocenza deve valere anche per i due arrestati e per altre persone eventualmente coinvolte, l’episodio, se le notizie del presunto episodio corruttivo, rispondessero alla realtà dei fatti, sarebbe gravissimo, perché alimenterebbe la sfiducia nelle istituzioni e farebbe emergere una sorta di “guerra fra poveri”, dove la fame di alloggi, fa da detonatore per l’esplodere di episodi corruttivi – così ha dichiarato il Presidente del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.), Antonio de Lieto.
Se c’è un corrotto, c’è anche un corruttore e questo andrebbe, se le responsabilità fossero accertate, a giudizio del LI.SI.PO., pesantemente punito, perché nessuno può pensare di sottrarre la disponibilità di un bene, a chi ne ha diritto, con metodi illeciti. Certo – ha continuato de Lieto – al di la dello specifico episodio, è opportuno e giusto, un controllo a tappeto, relativo agli ultimi dieci anni, sulla regolarità della concessione di alloggi popolari o di altra natura pubblica, questo perché non è concepibile che dopo anni di attesa, chi eventualmente ha diritto all’assegnazione di un alloggio, possa essere scavalcato da qualcuno che si ritiene “furbo”.
Il Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.), da sempre favorevole alla “linea dura” contro qualsiasi forma di reato contro la pubblica amministrazione, ritiene che è necessario tener sempre presente che nessuno può essere considerato colpevole, sino a sentenza definitiva di condanna e questo, ovviamente, vale anche per questo caso, che tanto clamore sta destando.