Bastien entra e salva i Lupi dalla gogna, al Partenio finisce 3-3

Partita ricca di emozioni al Partenio. I Lupi passano due volte in vantaggio, poi vanno sotto ma la pulce classe 96 risolve tutto con un gol da cineteca

bastienneAvellino – Tanto valeva giocarsela solo nel secondo tempo. Un primo tempo di pochi squilli regala una ripresa pirotecnica e carrellate di gol. Un bellissimo spot per il bel calcio ma come già è stato detto più volte sono i risultati che contano non lo spettacolo … per quello c’è il circo! La difesa irpina assomiglia a un colabrodo e nonostante le variazioni a centrocampo riproponendo polmoni e cattiveria, monito di rastelliana convinzione, l’Avellino non gira. Troppi vuoti, Tavano ha smarrito anche se stesso oltre che la via del gol e se poi si mette pure la sfortuna la strada verso la luce sarà molto più ripida del previsto. Bisogna ripartire da quelle vampate di sano orgoglio e occhio a quel ragazzino classe 96, al di là di tutto è stato lui a salvare il Lupo dalla gogna!

IN CAMPO.  Tesser non rinuncia al trequartista nell’anticipo dell’ottava giornata di campionato e riassembla il 4-3-1-2 con Insigne libero di agire alle spalle del tandem Trotta-Tavano. In opposizione ai Lupi, Boscaglia (vecchia conoscenza) gioca d’astuzia proponendo un 4-4-2 sostenuto da un robusto centrocampo e dalla coppia Kupisz-Abate davanti per regalare rattacapi a Frattali.

CENTROCAMPO OPERAIO.  Dopo soli 3’ i padroni di casa passano in vantaggio grazie a una splendida azione di Trotta che innesca sulla destra D’Angelo, il quale di prima intenzione compie un traversone basso all’altezza del secondo palo ove Arini in scivolata insacca.

La rete stordisce il Brescia che, nel tentativo di innescare una sorta di reazione, perde continuamente palla andando a sbattere contro la mediana di ferro bianco verde, la quale chiude ogni varco e fa partire continui contropiedi, che potrebbero andare a buon fine se non fosse per la mira errata di Trotta (prima) e Insigne (dopo).

DIFESA HORROR.  Verso lo scadere della prima frazione l’Avellino si rende partecipe per l’ennesima volta di un episodio difensivo osceno, il quale regala il pareggio al Brescia. Kupisz, saggiamente invertito di fascia con con il collega Coly, in percussione sulla destra, fa fuori Nica e piazza un traversone basso che carambola tra i piedi di Arini e Visconti favorendo Geijo che ad un passo da Frattali fa 1-1.

I Lupi di rabbia, un giro di lancette dopo, si gettano all’attacco per riportarsi subito in vantaggio e pur se riescono a creare pericoli, Minelli compie un doppio prodigio prima su D’Angelo con i pugni e successivamente di piede sul tap-in di Tavano.

ALTALENA DI EMOZIONI.  Nella ripresa non c’è un attimo di respiro con continui capovolgimenti di fronte. I Lupi passano subito in vantaggio con Insigne (48’) il quale servito da Tavano insacca con un eccezionale tiro a volo, fax-simile della rete di Pellè in Italia-Norvegia. Ma il Brescia non sta di certo a guardare e spinta da Kupisz che si traveste da fenomeno, rea anche la difesa irpina di essere completamente impreparata (o meglio a tratti inguardabile), in 5’ fa due gol portando in vantaggio i suoi. La prima realizzazione (53’) dal limite dell’area su traversone basso di Venuti e la seconda (61’) grazie a un cross di Castellini dalla sinistra che lo pesca in area liberissimo di calciare a rete a un metro da Frattali che, incolpevole, raccoglie la sfera dalla rete per la terza volta.

ORGOGLIO.  Tesser messo alle corde inserisce Mokulu e Bastien per Tavano e D’Angelo e proprio il ragazzino belga al 63’ riaccende la speranza con una cavalcata di quasi 50 metri che spacca tutta la squadra del Brescia e ritrovatosi a tu per tu con Minelli lo scavalca con un sublime pallonetto.

Lo stadio impazzisce e l’Avellino cambia passo. Mokulu servito da Insigne timbra il palo a un metro dall’estremo difensore lombardo (70’) e Trotta, un giro di lancette dopo, colpisce male di testa un cross di Visconti facendo infrangere la sfera sui tabelloni pubblicitari.

Finisce così, gara sicuramente molto bella e ricca di gol ma l’amaro in bocca non è stato scacciato. I Lupi dominano, vanno sotto, tirano fuori l’orgoglio e raddrizzano una gara che poteva avere un esito clamoroso; ma la banda Tesser continua a non vincere e a dare segnali troppo deboli e poco convincenti. Domenica prossima si va a Spezia … i puntini sospensivi dicono tutto!

 di Michael Mambri

 

Source: www.irpinia24.it