“In cucina contro il cancro” : Gridelli presenta il secondo volume

Nuove ricette, i dieci alimenti da utilizzare quotidianamente, la comparazione tra le diverse diete. Discepolo: ""L'uomo è ciò che mangia": il professore nel libro concretizza a pieno questo concetto" . Il dirigente del Moscati, Pino Rosato:"ha introdotto un nuovo modo di fare medicina. Non possiamo che esserne orgogliosi"

20151014_120729Avellino – La secondo edizione del libro “In cucina contro il cancro”, scritto dall’oncologo di fama internazionale Cesare Gridelli, si prospetta essere interessante e ricca di nuovo contenuti. La nuova opera è stata presentata dal direttore de “Il Mattino”, Generoso Picone, dal giornalista Annibale Discepolo esperto del settore gastronomico e dallo stesso Gridelli.

Circa dieci giorni fa il libro ha fatto tappa all’Expo di Milano, in occasione di un incontro con la comunità oncologica più importante d’Italia. Alcune ricette sono state illustrate dallo chef irpino Marco Merola.

Neanche Feuerbach, il filosofo che sentenziò :”L’uomo è ciò che mangia” sarebbe arrivato a tanto, ha affermato Discepolo. Il tempo dà ragione all’uomo, ma anche alla scienza. Il professor Gridelli mostra con il suo libro la concretezza di questo concetto. Uno strumento utile per una rieducazione alimentari, a partire dalla tenera età. Oltre a ricette, ci sono consigli sulle materie prima da scegliere, tecniche di cottura e caratteristiche che di solito ignoriamo“. 

Gridelli ha voluto spiegato l’esigenza di scrivere il secondo volume, dopo il successo del primo. Sicuramente l’obiettivo non era quello di elevare la sua fama, già internazionale, tantomeno il fattore economico.

Non basta solo scrivere, ma divulgare, ha dichiarato il primario dell’Oncologia del Moscati. Il resto non mi importa, voglio che il messaggio arrivi a tutti. Nella prima edizione ho riassunto ciò che la gente mi chiedeva, cioè la composizione di una sana alimentazione fatta di frutta, cereali e pochi grassi animali. Ho inserito 120 ricette, rispetto alle cento del primo libro. Poi ho voluto comparare le diverse diete. Non tralasciando il discorso sull’OGM, integratori e sostanze anti – tumorali. Ho elencato i dieci alimenti da utilizzare in cucinare per le proprietà benefiche che contengono, come il carciofo. Nel cantone italiano della Svizzera hanno acquistato il maggior numero di copie, molte di meno ad Avellino. C’è da lavorare su questo punto. Da questa serie di bisogni è nata la seconda edizione” .20151014_122330

“Proprio al Sud – ha sottolineato - i ragazzi al di sotto dei 14 anni sono i più obesi d’Italia. Lancerò una sfida al sindaco di Pomigliano d’Arco, nel corso del prossimo incontro: togliere i distributori di merendine e sostituirli con quelli di frutta. Ricordiamo che due tumore su tre sono causati dalla cattiva  alimentazione, uno su tre, invece, dal fumo. Mangiare carne ai ferri equivale a fumare 600 sigarette. Non parlo dell’occasionalità, ma della quotidianità. Per diffondere queste tematiche mi sono servito di alcuni testimonial, ho infatti dato copia dell’opera a Bocelli nella versione per i non vedenti, a Enzo Arbore, Patrizio Rispoli di “Un posto al sole” “. 

Il progetto “cucina” è entrato anche nel reparto di Oncologia. Proprio Gridelli ha voluto indirizzare i pazienti su come alimentarsi durante la terapia. Quest’anno i pazienti prenderanno parte a lezioni con quattro chef avellinesi, alcuni di loro anche stellati: Antonio Pisaniello, Giovanni Mariconda, Marco Merola e Franca De Filippis.

Il dirigente dell’azienda ospedaliera Moscati, Pino Rosato, non ha nascosto la soddisfazione per l’operato di Gridelli e l’onore di averlo nella sua equipe: “Questo libro nasce dalla necessità della popolazione di acculturarsi in merito alla sana alimentazione, utile per prevenire il cancro. E’ stata una grande intuizione del professore, ma siamo abituati ormai alle sue performance. Ha introdotto il servizio di psicologia e il teatro in cui i protagonisti erano proprio i pazienti. Tutto ciò per dare la possibilità ai malati oncologici di affrontare la quotidianità dopo la fine della terapia. In più ha fornito ognuno di loro di due vademecum: uno contenente gli iter burocratici per ottenere la pensione, le ricette ecc. , l’altro per evitare la caduta dei capelli. Insomma, Gridelli ha introdotto un nuovo modo di fare medicina. Non possiamo che esserne orgogliosi“. 

 

 

Source: www.irpinia24.it