Ddl Ranucci – La Campania diventa Tirrenica

Con il ddl le regioni italiane passerebbero da 20 a 12

ddl Morassut RanucciRoma – Per la prima volta in 45 anni i confini delle regioni italiane potrebbero variare. Sarebbero queste, infatti, le conseguenze della messa in pratica del disegno di legge Morassut-Ranucci (Pd), presentato come ordine del giorno dal secondo parlamentare ed accolto dal Governo. Per la precisione, qualora il ddl dovesse diventare riforma, le regioni passerebbero da 20 a 12 per via dello spostamento di alcune province da un’ex regione all’altra e degli accorpamenti tra più regioni. 

In quest’ottica, la Regione Alpina andrebbe a sostituire il Piemonte la Valle d’Aosta e la Ligura, così come il Triveneto prenderebbe il posto di Trentino-Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Veneto, mentre la Lombardia rimarrebbe pressocché immutata e l’Emilia-Romagna acquisirebbe la provincia di Pesaro e Urbino. I maggiori cambiamenti avverrebbero però nell’Italia centrale, dove l’Appenninica accorperebbe la Toscana, Umbria e provincia di Viterbo, l’Adriatica Abruzzo, Marche, provincia di Isernia e parte dell’attuale Lazio.

Similmente la Campania muterebbe nome in Tirrenica per via dell’inglobamento delle province di Frosinone e Latina, mentre la Puglia diventerebbe Levante per l’aggiunta delle province di Campobasso e Matera e la Calabria si trasformerebbe in Ponente, comprendente l’attuale Calabria più la provincia di Potenza. Nel progetto presentato dall’On. Ranucci, invece, rimarrebbero invariate, probabilmente per ovvi limiti geografici, la Sardegna e la Sicilia, mentre la provincia di Roma diventerebbe una regione a sé stante denominata Roma Capitale.

Lo scopo del disegno di legge sarebbe quello di eliminare «forme di dispersione della pubblica amministrazione», riducendo così «sprechi di denaro pubblico». È banale sottolineare che un’eventuale realizzazione del ddl comporterebbe numerose variazioni a livello sia teorico sia pratico. La Tirrenica vedrebbe infatti crescere la sua popolazione con conseguenze dirette sull’assegnazione dei fondi europei, ma quanto detto sarebbe vero anche per le altre nuove Regioni. Molti progetti di riforma della geografica politica italiana si sono avvicendati negli anni ma sinora nessuno è mai andato in porto. Staremo a vedere se Morassut e Ranucci riusciranno a persuadere il Governo della bontà e dell’utilità del loro disegno di legge.

 
Source: www.irpinia24.it