Stalking, aumentano i casi in Irpinia. Ma di cosa si tratta?

Sempre più segnalazioni e arresti a causa delle attività persecutorie che alcuni individui intraprendono verso le ex compagne.

stalking-4Avellino – Aumentano i casi di stalking nella nostra Provincia, sempre più segnalazioni e arresti a causa delle attività persecutorie che alcuni individui intraprendono verso le ex compagne. Si tratta principalmente, infatti, di uomini, che non accettano la fine di una relazione, e continuano a importunare le donne, con le quali avevano una storia o vorrebbero averla, nonostante palese rifiuto. 

La donna diventa un vero e proprio oggetto del desiderio, un’ossessione, che chiaramente si configura come un disturbo in coloro che cercano, ad ogni di costo, di avvicinare la persona che “amano”.  Questo non significa che non ci siano vittime e carnefici, ma piuttosto che, data l’impennata delle denunce di stalking, bisognerebbe fortificare la rete degli strumenti a tutela delle donne e approntare strutture specializzate per il recupero di soggetti, predisposti al reato persecutorio.

Non di meno, gli episodi in cui sono donne a perseguitare altre donne, perchè attanagliate da un sentimento di gelosia morbosa, generato dalle insicurezze personali e dal rapporto con il partner, la cui ex viene avvertita come una minaccia, un ostacolo al raggiungimento della felicità. 

Oltre che per la natura criminale della casistica in sè, lo stalking nuoce a tutti i livelli alla psiche di chi lo subisce. Le vittime, infatti, sviluppano un’ansia di vivere e un malessere tale, da non riuscire a intrattenere più rapporti sociali sani, cominciano a trascurarsi e lasciarsi andare, sperando che venga meno ogni tipo di attenzione loro rivolta, percepita come un pericolo. Il soggetto perseguitato sviluppa fobie, accresciute spesso dall’atteggiamento teso a sminuire di chi raccoglie le denunce. La denuncia non è considerata come un atto di coraggio, quale invece è, ma come un mezzo preventivo di cui quasi si abusa. E’ proprio questo “laissez faire” che, non di rado, ostacola l’affermazione del principio che lo stalking sia, a tutti gli effetti, un reato e che come tale deve essere punito. Passa, dunque, l’idea che la denuncia non sia una strada perseguibile, inducendo la vittima a isolarsi nel silenzio del suo dramma. 

Sono le associazioni e le figure psicologiche che si fanno carico, in maniera preponderante, delle campagne di sensibilizzazione circa la problematica e che aiutano i soggetti danneggiati dalle attività persecutorie a rimpadronirsi della propria vita. Chiaramente è fondamentale la cooperazione con le autorità, che secondo la normativa, predispongono il loro intervento. Del resto, non si deve assolutamente pensare, che l’atteggiamento superficiale con cui si tratta la materia dello stalking, sia responsabilità di singoli, ma è la legge, che purtroppo, subendo modifiche, attraversa fasi di dubbia efficacia. 

Per questo motivo, è importante che ognuno di noi non resti sordo a un male che ha preso piede nel nostro tempo, il tempo di un incontrollato sviluppo tecnologico, che offre, consentendo anche l’anonimato, vari mezzi per raggiungere e “infastire” la vittima.

 

 

 

Source: www.irpinia24.it